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BUONA VISIONE

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"COLLEZIONE CHE PASSIONE"
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giovedì 27 febbraio 2014

Registratore a nastro della GELOSO anni 60 [126]

La Geloso è stata una compagnia italiana produttrice di radio, televisori, amplificatori acustici, ricevitori amatoriali, apparecchi audio e componentistica elettronica. Fondata nel 1931 da John Geloso, con sede a Milano prima in via Sebenico e più tardi in un grande insediamento industriale in Viale Brenta 29.

Storia
Nel 1931 sull esempio di quanto aveva visto per anni negli Stati Uniti dove aveva lavorato presso la Pilot, John Geloso iniziò a produrre a Milano scatole di montaggio per radioricevitori e amplificatori BF . Gran parte dei componenti con cui queste erano preparate venivano prodotti in azienda: Praticamente soltanto i tubi elettronici non vennero mai prodotti in azienda. Nel tempo vennero sviluppati nuovi progetti e brevetti. Durante il conflitto l'azienda produsse vario materiale per le forze armate oggi molto raro.

Dopo la seconda guerra mondiale, la Geloso si espanse e ampliò la sua produzione divenendo dal 1950 in poi un vero e proprio punto di riferimento dell'industria nazionale e degli appassionati e hobbysti di elettronica. Alla tradizionale produzione in scatole di montaggio vennero affiancati anche finalmente apparecchi finiti. Una particolare menzione meritano i ricevitori e trasmettitori radioamatoriali che incontrarono un gran successo di vendite in tutta Europa. In gergo radioamatoriale la Geloso veniva chiamata affettuosamente "il noto marchio".

I tanti altri prodotti con il marchio Geloso erano conosciuti e apprezzati in Italia e all'estero. Si trattava di prodotti innovativi, di buona qualità, ben realizzati e soprattutto dal prezzo contenuto. La produzione imponente spaziava dai radioricevitori, amplificatori, registratori a nastro chiamati pero' con la denominazione "magnetofono" depositata dalla Castelli (celebre il portatile economico "Gelosino" ), televisori BN, scatole di montaggio, strumentazione professionale da laboratorio ecc, ma anche componenti come condensatori, resistenze, potenziometri, deviatori, connettori, trasformatori, microfoni, ecc. Da notare che la folta produzione di magnetofoni veniva eseguita presso gli stabilimenti della Castelli che apponeva sui prodotti il marchio Geloso, che poi ne curava la distribuzione e vendita. Importante fu la produzione di altoparlanti elettrodinamici per uso cinematografico prima del conflitto, nonché la produzione di trombe e relativi driver per la sonorizzazione di piazze e stadi. Nell arco degli anni 60 vi furono alcuni altoparlanti non prodotti dalla Geloso forniti dalla ditta genovese IREL; ma dal 1962 la Geloso produsse in proprio vari altoparlanti (radio e HIFI) di ottima qualità. L' ultimo periodo di attivita vide ampliarsi molto l offerta con prodotti anche inediti. Tra questi i "lampioni sonori" per pubblica illuminazione contenenti un altoparlante per la diffusione di musica. Non fecero pero' in tempo a trovare gran diffusione perche l ora della fine si stava avvicinando.

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martedì 25 febbraio 2014

Il Padrino - Videogames PlayStation 2 [125]

Il Padrino è un action-game sviluppato dalla Electronic Arts, tratto dall'omonimo film.

Il gioco vanta un'ottima grafica ed un immenso free-roaming per la New York degli anni quaranta. Nel 1991 venne rilasciato un gioco per pc basato sulla trilogia e sviluppato dalla US Gold.

Gode di un sequel: Il Padrino II.

Progetto del videogioco
Nel 2004, la EA Games, software house americana, cominciò a sviluppare il videogioco de Il padrino, tratto dal celebre film di Francis Ford Coppola e dall'omonimo libro di Mario Puzo.

Pochi mesi prima di morire, Marlon Brando - Don Vito Corleone nella pellicola - concesse la sua immagine per il videogioco. Così tutti gli attori del film si prestarono per il progetto, tranne Al Pacino, alias Michael Corleone, e Francis Ford Coppola, in quanto hanno considerato il gioco violento e diseducativo. È presente anche il celebre tema principale della trilogia tratto dalla colonna sonora originale di Nino Rota. Il gioco viene ambientato in quattro capitoli: il primo nel 1945, poi nel 1946, nel 1950 e nel 1955 sino al battesimo del nipote di Michael Corleone.

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sabato 22 febbraio 2014

Manifesto Festival di Sanremo 1986 [124]

Il Trentaseiesimo Festival della Canzone Italiana si tenne a Sanremo al Teatro Ariston dal 13 febbraio al 15 febbraio 1986.

Per la prima volta nella storia della kermesse canora la conduzione del Festival fu ufficialmente affidata ad una donna: Loretta Goggi, la quale venne affiancata sul palco da Anna Pettinelli, Mauro Micheloni e Sergio Mancinelli.

Dopo due edizioni caratterizzate da esibizioni in playback, i cantanti ritornarono ad eseguire le canzoni dal vivo, con la sola base musicale preregistrata.

Regolamento
Una interpretazione per brano: Prima serata: 22 Big tutti in finale. Seconda serata: 14 Nuove Proposte di cui 7 in finale (gara separata).

Ospiti cantanti
Russians - Sting
Fight for ourselves - Spandau Ballet
Baci al cioccolato - Menudo
Broken wings (George-Lang-Page) - Mr. Mister
The Captain of her heart (F.Haug-K.Maloo) - Double
Appetite - Prefab Sprout
Suspicious minds - Fine Young Cannibals
Life's what you make it - Talk Talk
Stripped - Depeche Mode
The taste of your tears - King
Vienna calling - Falco
Par amor (Raffaele Sonati) - Viki Carr
Eldorado - Drum Theatre

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giovedì 20 febbraio 2014

Madonna - HUNG UP Vinile [123]

Hung Up è una canzone di Madonna. È il primo singolo estratto dal decimo album in studio della cantante, Confessions on a Dance Floor.

Il brano contiene un campionamento di Gimme! Gimme! Gimme! (A Man After Midnight), una hit degli ABBA del 1979, più un'intera strofa di un brano della stessa Madonna chiamato "Love song" e cantato con Prince nell'album "Like a prayer" del 1989, che al minuto 2:20 recita "Time goes by so slowly for those who wait and those who run seems to have all the fun".

In realtà tutto l'album "Confessions on a dance floor" gioca a riprendere citazioni e campionamenti da famosi brani degli anni settanta e ottanta (l'esempio più lampante è nel brano che chiude l'album: "Like it or not" che termina con l'intro di "Papa don't preach", come a voler dire a chi ascolta l'album che Madonna prende in prestito da tanti artisti ma da sé stessa prima di tutto).

Il brano ha riscosso un grandissimo successo fin dalla data di pubblicazione. Ad oggi il singolo ha venduto più di 9 milioni di copie, diventando così il singolo più venduto dalla cantante.

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mercoledì 19 febbraio 2014

Autografo Stefano Baldini su cartolina [122]

Stefano Baldini (Castelnovo di Sotto, 25 maggio 1971) è un atleta italiano, specializzato nella maratona e nel mezzofondo.

Tra i suoi successi, spicca la vittoria nella maratona alle Olimpiadi di Atene del 2004, con il tempo di 2 ore 10 minuti e 55 secondi (record del percorso storico da Maratona ad Atene), 34 secondi davanti allo statunitense Mebrahtom Keflezighi e 1 minuto e 16 secondi davanti al brasiliano Vanderlei De Lima, che fu bloccato da un tifoso al 36º km quando era ancora in testa alla gara ma ormai braccato dai suoi inseguitori. È il primatista italiano di maratona con 2h07'22" ottenuto alla Maratona di Londra il 23 aprile 2006. È il Direttore Tecnico del settore giovanile della Federazione Italiana di Atletica Leggera.

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martedì 18 febbraio 2014

Pubblicità d'epoca BACI PERUGINA con FRANK SINATRA [121]

Il Bacio Perugina è un cioccolatino dalla forma irregolare e tondeggiante, farcito con gianduia, granella di nocciola e ricoperto di cioccolato fondente. È prodotto dalla Perugina.

La presentazione ed il confezionamento del prodotto sono opera di Federico Seneca, direttore artistico della Perugina negli anni ’20, che rielaborando l'immagine del quadro di Francesco Hayez Il bacio, creò la tipica scatola blu con l'immagine di due innamorati. Fu sempre sua l'idea di inserire i cartigli contenenti le frasi d'amore che ancora oggi caratterizzano lo storico cioccolatino.

Storia
Si dice che il Bacio sia nato dall'idea di Luisa Spagnoli di impastare con altro cioccolato i frammenti di nocciola che venivano gettati durante la lavorazione dei cioccolatini.

Ne venne fuori uno strano cioccolatino dalla forma irregolare, che ricordava l'immagine di un pugno chiuso, dove la nocca più sporgente era rappresentata da una nocciola intera. Fu chiamato per questo "Cazzotto".

Una cara amica di Luisa Spagnoli, non convinta che fosse una buona idea proporre dei cioccolatini da regalare con il nome di "cazzotti", volle ribattezzarli con un nome più adatto. Nacque così il "Bacio" Perugina.

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lunedì 17 febbraio 2014

Libro manuale sul formato MP3 [120]

MP3 (per esteso Moving Picture Expert Group-1/2 Audio Layer 3, noto anche come MPEG-1 Audio Layer III o MPEG-2 Audio Layer III) è un algoritmo di compressione audio di tipo lossy, sviluppato dal gruppo MPEG, in grado di ridurre drasticamente la quantità di dati richiesti per memorizzare un suono, rimanendo comunque una riproduzione accettabilmente fedele del file originale non compresso.

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Autografo su Poster Clay Regazzoni [119]

Gianclaudio Giuseppe Regazzoni, noto come Clay Regazzoni (Lugano, 5 settembre 1939 – Fontevivo, 15 dicembre 2006), è stato un pilota automobilistico svizzero, vincitore di 5 Gran Premi iridati in Formula 1.

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domenica 16 febbraio 2014

Pubblicità Ferro-China Bisleri (Milano) anno 1934 [118]

L'elixir di china (o elisir di china) è una preparazione officinale a base di estratti alcolici di corteccia di China calisaia originariamente utilizzata, tra fine Settecento e metà Ottocento, come farmaco nella lotta alla malaria.

Con la progressiva scomparsa della malattia dall'Europa l’elixir perse il suo status di medicinale per divenire, in tempi moderni, semplice amaro digestivo.

Storia
L’elixir di china si afferma tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento come evoluzione di preparazioni (vini chinati) in cui il vino, grazie al naturale contenuto in alcol, veniva utilizzato durante il processo di macerazione della corteccia per estrarne i principi attivi.

Successivamente, nella prima metà dell’Ottocento, con l’identificazione e l’isolamento dei principi attivi della China (ad opera di Caventou e Pelletier) cessa l’utilizzo di questa preparazione come antimalarico a favore di forme farmaceutiche più attive. L’elixir di china viene tuttavia ancora utilizzato come tonico, digestivo, eupeptico. Formulazioni che impiegano gli estratti fluidi vengono preferiti nelle formulazioni riportate dalle farmacopee. In alcune di esse queste formulazioni vengono riportate ancora con le medesime indicazioni della seconda metà del XX secolo.

A metà dell’Ottocento si affianca all’uso farmaceutico della china quello liquoristico. Si sviluppano formulazioni che si avvalgono della macerazione in alcol di complesse miscele di droghe vegetali (tinture). Inoltre, nell’ottica di un utilizzo voluttuario sono caratterizzate da gradazioni alcoliche sensibilmente più elevate.

Produttori
Elixir di china celebri e meno celebri includono:
-China Martini (Torino)
-China Massagli (Lucca)
-China Stemmi (Torino)
-Ferro-China Bisleri (Milano)

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sabato 15 febbraio 2014

Cartolina concorso ippico - Pavarotti International 1992 [117]

Luciano Pavarotti (Modena, 12 ottobre 1935 – Modena, 6 settembre 2007) è stato un tenore italiano.

È stato tra gli artisti italiani più apprezzati in tutto il mondo grazie alla sua voce, intensa e squillante, nonché per la sua particolare simpatia e comunicatività. La riuscita gestione della propria immagine mediatica è stata tale da influire sul consenso popolare alla musica operistica in generale, che Pavarotti ha tentato di rilanciare nella modernità, anche se il suo operato è stato altresì motivo di pesanti contestazioni. Con Enrico Caruso, Beniamino Gigli, Franco Corelli, Mario Del Monaco, Giuseppe Di Stefano e Carlo Bergonzi, permane uno dei cantanti italiani per così dire "storici" di notorietà mondiale.

Con il Pavarotti & Friends e le sue numerose collaborazioni (fra le quali è da ricordare in particolare la costituzione del gruppo dei Tre Tenori, con Plácido Domingo e José Carreras), ha consolidato una popolarità che gli ha dato fama mondiale anche al di fuori dell'ambito musicale, tanto da essere considerato uno dei più grandi tenori italiani di tutti i tempi. Con oltre 100 milioni di copie vendute nel mondo, si stima sia, anche per vendite, fra i primissimi cantanti di ogni genere musicale.

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giovedì 13 febbraio 2014

Film "La vita è bella" - Roberto Benigni [116]

La vita è bella è un film del 1997 diretto e interpretato da Roberto Benigni.

Il film ricevette tre Oscar: quello alla migliore colonna sonora, quello al miglior film straniero e quello al miglior attore protagonista.

Produzione
Il film fu girato tra il novembre 1996 e l'aprile 1997, tra Arezzo, Montevarchi, Castiglion Fiorentino, Cortona, Ronciglione, Roma e Papigno (TR). Benigni dichiarò: «Questo film, che si chiama La vita è bella, mi è venuto fuori, ma con emozione, tanto che mi ha fatto tremare tutte le costole del costato, ma anche a girarlo, ma bello, bello, è un film che l'ho fatto in meno di una notte».

Uno spunto alla scrittura del film gli è venuto dalla vicenda di Rubino Salmonì, che gli raccontò la sua storia di deportato e di sopravvissuto narrata in seguito nel libro Ho sconfitto Hitler.

Durante le riprese, Benigni ebbe comunque qualche esitazione: «La gente mi diceva di fare attenzione perché era una idea molto estrema, temevo di offendere la sensibilità dei sopravvissuti. Lo so che tragedia sia stata, e sono orgoglioso di aver dato il mio contributo sull'Olocausto e sulla memoria di questo terrificante periodo della nostra storia. Io non sono ebreo, ma la storia appartiene a tutti».

Il campo di concentramento nel film è in realtà una vecchia fabbrica dismessa nei pressi di Terni (Papigno) che fu riadattata come lager per le riprese. Secondo la sceneggiatura Guido fu portato al lager di Gries - Zona Industriale di Bolzano (è ben visibile il punto dove strada, fiume Isarco e ferrovia corrono attaccati prima di entrare nella piana di Bolzano).

Il carro armato "premio", un M4 Sherman americano, è stato concesso per le riprese dal museo "Piana delle Orme" di Latina.

Da ricordare che questo fu l'ultimo dei 135 film di cui Tonino Delli Colli fu direttore della fotografia; e in un'intervista, alla domanda su cosa volesse dire lavorare con Benigni, rispose: «È proprio una bellezza».

Benigni si avvalse della consulenza dello storico Marcello Pezzetti e di Shlomo Venezia, sopravvissuto di Auschwitz, che a quei tempi era uno dei Sonderkommando, cioè quelle unità speciali che avevano il compito di estrarre i corpi dalle camere a gas e cremarli. In seguito quasi tutti i Sonderkommando vennero uccisi, per tentare di mantenere il segreto sull'Olocausto. Venezia fu uno dei pochissimi sopravvissuti.

Il film fu distribuito nella sale italiane nel dicembre 1997 in un'edizione di 122 minuti. In seguito Benigni modificò il montaggio riducendo la durata a 116 minuti e aggiungendo nel finale la voce narrante di Giosuè adulto (interpretato da Omero Antonutti). Questa versione fu poi presentata al festival di Cannes 1998 e distribuita all'estero, ed è l'unica disponibile in home video.

Critica
Al contrario dei precedenti film di Benigni, che sono stati sempre trattati in maniera controversa, questo fu un successo di critica: "È il sesto film di Benigni come regista, sicuramente il più difficile, rischioso e migliore; analizzando la pellicola si possono quasi vedere due film in uno, oppure un film in due parti, nettamente separate per ambientazione, tono, luce e colori. La prima spiega e giustifica la seconda, una bella storia d'amore, prima tra un uomo e una donna, poi per un figlio, ma allo stesso tempo l'una è la continuazione dell'altra.".

La pellicola riceve votazioni molto alte su vari siti che si occupano di recensire film: sul sito Rotten Tomatoes riceve l'approvazione da parte del 80% dei critici e del 96% del pubblico, sul sito Internet Movie Database riceve un voto di 8,5/10, sul sito MYmovies una valutazione media di 4,35/5.

Incassi
Il film è il quinto maggiore incasso di sempre tra i film visti in Italia, e il film italiano con il maggior incasso della storia avendo incassato 228.900.000 dollari in tutto il mondo, a fronte di un costo di 15 miliardi di lire Inoltre è il secondo in graduatoria fra i film non di lingua inglese più visti negli USA dopo la pellicola taiwanese La tigre e il dragone.

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martedì 11 febbraio 2014

Autografo Luca Cordero di Montezemolo su cartolina [115]

Luca Cordero di Montezemolo (Bologna, 31 agosto 1947) è un dirigente d'azienda e politico italiano.

Presidente della Ferrari S.p.A. (dal 1991) di cui è stato anche amministratore delegato (fino a settembre 2006), fondatore della società Nuovo Trasporto Viaggiatori e, dall'ottobre 2012, vicepresidente della Unicredit.

È stato presidente di Confindustria dal 25 maggio 2004 al 13 marzo del 2008. Svolge, e ha svolto, altri ruoli principali in grandi società italiane ed estere.

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lunedì 10 febbraio 2014

Bilancia - Bascula antica - Albertoni Milano [114]

Una bilancia di misura (normalmente detta "bilancia") è un dispositivo per la misura del peso o massa di un oggetto.

Le bilance sono spesso usate per la misura del peso di una persona, in scienza per la determinazione della massa di un oggetto e in ambito industriale o commerciale per la misura di elementi compresi tra una piuma e un camion rimorchio.

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domenica 9 febbraio 2014

Elefante di vetro portafortuna - Made in Poland [113]

Il termine vetro si riferisce a materiali che sono ottenuti tramite la solidificazione di un liquido non accompagnata da cristallizzazione. I vetri sono quindi solidi amorfi, assimilabili a liquidi sottoraffreddati ad elevatissima viscosità, con i legami intermolecolari e gli attriti interni che ne mantengono inalterata la forma per un tempo lunghissimo.

In linea teorica, i vetri potrebbero essere ottenuti a partire da qualunque liquido, attraverso un rapido raffreddamento che non dia alle strutture cristalline il tempo di formarsi. Nella pratica, hanno la possibilità di solidificare sotto forma di vetro solo i materiali che abbiano una velocità di cristallizzazione molto lenta, come ad esempio l'ossido di silicio (SiO2), il diossido di germanio (GeO2), l'anidride borica (B2O3), l'anidride fosforica (P2O5), l'anidride arsenica (As2O5).

Un esempio di vetro naturale è l'ossidiana, prodotta dal magma vulcanico.

Nel linguaggio comune (e nella seguente trattazione), il termine vetro viene utilizzato in senso più stretto, riferendosi solamente ai vetri costituiti prevalentemente da ossido di silicio (vetri silicei), impiegati come materiale da costruzione (soprattutto negli infissi), nella realizzazione di contenitori (ad esempio vasi e bicchieri) o nella manifattura di elementi decorativi (ad esempio oggettistica e lampadari). La maggior parte degli utilizzi del vetro derivano dalla sua trasparenza, dalla sua inalterabilità chimica e dalla sua versatilità: infatti, grazie all'aggiunta di determinati elementi, è possibile creare vetri con differenti colorazioni e proprietà chimico-fisiche.

Arte e tecnica della fabbricazione e della lavorazione del vetro si indica come "ialurgia".

Tecniche di lavorazione del vetro
La miscela viene fusa a 1200-1500 °C e poi lasciata raffreddare a 800 °C. Viene quindi sottoposta a diversi processi di lavorazione, come la soffiatura (per i vetri artistici), lo stampaggio (per bicchieri e contenitori), la filatura e la colata.

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Fumetto Alan Ford - Stretta finale [112]

Alan Ford è un albo a fumetti che racconta le avventure di uno squinternato gruppo di agenti segreti, il Gruppo TNT; il titolo dell'albo deriva dal nome di uno dei componenti, il "bello e ingenuo" Alan Ford. I personaggi, frutto di una lunga gestazione durata circa tre anni, sono stati creati dalla mente di Max Bunker (Luciano Secchi) e dalla matita di Magnus (Roberto Raviola). Tutti i numeri sin qui pubblicati sono stati sceneggiati solo ed esclusivamente da Max Bunker e contengono un sapiente mix di avventura, umorismo e presa in giro della società italiana che sfocia spesso nella critica o nella satira di costume.

Anche se inizialmente le storie dei primi episodi ruotavano principalmente sulle avventure dell'agente segreto Alan Ford, con il proseguire della serie, egli divenne solo un altro dei principali personaggi facenti parte del Gruppo TNT, strampalati agenti segreti male in arnese, con sede in un negozio di fiori a New York, che serve loro da copertura. Il loro capo è un vecchissimo uomo su una sedia a rotelle, misteriosamente chiamato "Il Numero Uno", che intasca i lauti compensi elargiti dal governo statunitense o da ricchi cittadini per adempiere a svariate missioni segrete, lasciando ai propri agenti "le briciole" dei guadagni.

Si tratta del più longevo fumetto italiano di stampo umoristico-sociale con riferimenti all'attualità seppur filtrati da una spiccata propensione per il grottesco. In edicola sin dal 1969, è sempre uscito in formato tascabile economico nel quale viene ancora oggi proposto. Il primo numero uscì nel maggio del 1969 per l'Editoriale Corno. A seguito della chiusura della casa editrice nel 1982 la testata passò alla Max Bunker Press, casa editrice di proprietà dallo stesso Luciano Secchi, che ne continuò la pubblicazione fino al dicembre 2012 per poi passare mano alla piccola casa editrice 1000VolteMeglio Publishing gestita dalla figlia di Secchi.

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sabato 8 febbraio 2014

Pubblicità LEVI'S anno 1980 [111]

La Levi Strauss & Co. è uno dei maggiori marchi al mondo di abbigliamento con negozi in più di 110 paesi. Ha una quota di mercato maggioritaria nel settore dei jeans e dei pantaloni.

Fu fondata nel 1853 da Levi Strauss, un immigrante di origine bavarese che aprì a San Francisco, in California, una filiale della società di tessuti gestita da lui stesso e dai fratelli e con sede a New York. Benché la Levi's producesse pantaloni resistenti adatti al lavoro già da allora, i jeans moderni non comparvero prima degli anni '20.

Storia:
Nella seconda metà dell'800, a San Francisco, Jacob Davis, un sarto originario della Lettonia, ebbe l'idea di utilizzare rivetti in rame per rinforzare i punti di tensione sui pantaloni, come ad esempio negli angoli della tasca, e trovò il modo per esercitare la pressione necessaria a fissarli. Non avendo sufficiente denaro per brevettare l'idea, si rivolse a Levi Strauss, che anni prima aveva fondato insieme al cognato David Stern, l'ingrosso Levi Strauss & Co. , dal quale acquistava frequentemente tessuti in fibra di canapa. L'attività di Strauss si concentrava dal 1849 sulla vendita ambulante di abiti da lavoro a manovali e "cercatori d'oro", sfruttava la richiesta di particolari tessuti utili al lavoro nelle miniere, ai carri dei pionieri (i conestoga) e alle vele delle imbarcazioni. E fu proprio in base alle esigenze dei lavoratori che disegnò e realizzò la salopette, tutt'oggi ritenuto l'abbigliamento più comodo ed utilitario per i lavori manuali. Strauss vantava un buon andamento degli affari e decise così di finanziare il brevetto e applicare subito il metodo nelle fabbriche. Il 20 maggio 1873 fu brevettato il metodo di tessitura e iniziò la lunga storia della Levi Strauss & Co.

Nel 1886 viene creato il marchio grazie ad una brillante idea del nipote preferito di Levi, Sigmund figlio della sorella Funny il quale era un appassionato di marketing. Egli suggerì per il logo due stalloni ai quali legò un paio di calzoni e questo evidenziava la resistenza dei pantaloni e distingueva il prodotto dalla concorrenza.

Dal 1890 in poi tutti gli articoli prodotti dalla Levi Strauss e Co. vengono numerati in sequenza. I pantaloni da lavoro rivettati ricevono la numerazione 501 che ancora oggi identifica il modello classicodei jeans Levi's. La forza del prodotto sta nella fedeltà alla sua forma originale, la linea 501 non segue i dettagli della moda. Sono prodotti ancora oggi nella forma tradizionale per suggerire a chi li indossa indipendenza, libertà e lo stile di vita americano.

Nel 1890 fu messo in vendita il primo modello di jeans Levi Strauss 501.

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venerdì 7 febbraio 2014

Autografo Michele Alboreto su poster [110]

Michele Alboreto (Milano, 23 dicembre 1956 – Klettwitz, 25 aprile 2001) è stato un pilota automobilistico italiano.

Campione europeo di Formula 3 nel 1980, trascorse buona parte della propria carriera in Formula 1, categoria in cui vinse cinque Gran Premi e di cui sfiorò la vittoria del titolo mondiale nel 1985. Spesso paragonato ad Alberto Ascari, fu l'ultimo italiano a vincere una gara alla guida di una Ferrari.

Pilota grintoso e abile nel fornire precise indicazioni ai suoi ingegneri, nel corso della sua carriera ha gareggiato per diversi team, tra cui Tyrrell, Ferrari, Arrows, Lola e Minardi.

Oltre che alla Formula 1, Alboreto si è dedicato anche alle competizioni con vetture a ruote coperte, aggiudicandosi, tra le altre, la 24 Ore di Le Mans del 1997 e la 12 Ore di Sebring del 2001. Proprio lo stesso anno, durante una sessione di prove private, perse la vita sul circuito di Lausitzring.

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Mini Moka antica [109]

La moka (o moca), è un tipo di caffettiera o macchinetta del caffè per la preparazione del caffè, ideato da Alfonso Bialetti nel 1933.

Si tratta di un prodotto di disegno industriale italiano famoso in tutto il mondo, è presente nella collezione permanente del Triennale Design Museum di Milano e del MoMA di New York.

Ancora in produzione, il progetto rimane tuttora invariato nella sua totalità dopo ottant'anni e la sua produzione avviene ancora in Italia.

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giovedì 6 febbraio 2014

Orologio antico da tavolo [108]

L'orologio è uno strumento di indicazione dell'ora e, in senso più generale, di misurazione del trascorrere del tempo. È costituito essenzialmente da un motore, da un sistema di trasmissione e di controllo dell'energia nonché da un vero e proprio indicatore del tempo, il quadrante.

Dagli antichi orologi a pendolo ai moderni modelli a energia solare, in molte epoche l'orologio ha travalicato il significato per il quale è stato ideato - quello di registrare appunto il passare del tempo - finendo per diventare un vero status symbol, decodificatore degli usi e costumi di popoli differenti e di differenti generazioni.

Storia dell'orologio
L'esigenza di misurare il trascorrere del tempo era sentita fin dall'antichità. Il più semplice strumento realizzabile è stato la meridiana, costituita al minimo da un palo infisso nel terreno, il cui uso è documentato in Cina a partire dal III millennio a.C. Il complesso di Stonehenge è ritenuto un dispositivo astronomico per la determinazione del momento degli equinozi. Fino a che la misurazione del tempo avveniva con le meridiane, la suddivisione del tempo prevalente era quella in cui l'ora era la dodicesima parte del ciclo diurno, dall'alba al tramonto. Era perciò più lunga d'estate e più corta d'inverno.

Lo svantaggio principale della meridiana è quello di non funzionare di notte o nelle giornate nuvolose. Per questo motivo furono sviluppati orologi alternativi, basati sul progredire regolare di eventi. La clessidra per esempio è un semplice dispositivo basato sulla regolare fuoriuscita di acqua da un contenitore forato.

L'uso di clessidre da parte degli Egizi è documentato nel XV secolo a.C. In Grecia le clessidre furono usate per scandire la durata di gare, giochi, turni di guardia e anche per controllare la durata delle deposizioni in tribunale. Nel III secolo a.C. in Grecia le clessidre si svilupparono nei più precisi orologi ad acqua, nei quali l'acqua fluiva tra due contenitori collegati. Furono anche creati orologi ad acqua dotati di un sistema meccanico di indicazione dell'ora.

Nel corso del Medioevo furono inventati i primi orologi meccanici: nel giro di un mezzo secolo, all'inizio del Trecento, molti campanili cittadini vennero dotati di orologio. Si possono ricordare quelli di: Parigi, Milano, Firenze, Forlì...

Nel XVIII secolo John Harrison costruì dei cronometri (degli orologi progettati per avere elevata accuratezza e precisione) che, permettendo di calcolare la longitudine, cambiarono la navigazione di quel tempo.

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Gioco Gameboy STREET FIGHTER 2 [107]

Street Fighter (ストリートファイター?) è un picchiaduro pubblicato nel 1987 da Capcom. È il primo picchiaduro ad incontri sviluppato da Capcom, nonché il primo di una lunga serie omonima.

Nonostante sia meno popolare del suo sequel Street Fighter II: The World Warrior, ha introdotto innovazioni che hanno cambiato il genere.

Rispetto ai giochi seguenti della serie Street Fighter, non si ha la possibilità di scegliere il personaggio con cui iniziare a giocare poiché il videogame è incentrato principalmente nello scontro con la CPU e il giocatore può utilizzare solo il protagonista Ryu, il quale deve attraversare il mondo per sconfiggere vari lottatori.

Nel caso di uno scontro a due giocatori, il secondo giocatore utilizza Ken.

La versione per TurboGrafx-16 ha visto il titolo cambiato in Fighting Street (ファイティングストリート?), ma a parte questo rimane pressoché invariata rispetto alle versioni per home computer; la versione per TurboGrafx-16 fu poi rilasciata su Virtual Console nel 2009.

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Autografo Luigi "Gigi" Villoresi su cartolina [106]

Luigi Villoresi, soprannominato Gigi (Milano, 16 maggio 1909 – Modena, 24 agosto 1997), è stato un pilota automobilistico italiano.

Le prime gare di Luigi furono i raduni locali del 1931 a cui partecipò con una Lancia Lambda; dopo due anni acquistò una Fiat 508 Balilla e corse la sua prima Mille Miglia, insieme al fratello più giovane Emilio come passeggero.

Nel 1935 con una Maserati 4CM arrivò al sesto posto alla I Coupe du Prince Ranier; venne in questo modo notato da Ernesto Maserati che lo invitò a far parte della squadra ufficiale nel 1936, con questa unione che sarebbe poi durata fino al 1949.

La sua prima vittoria con la Maserati fu nel 1937 nel Gran Premio di Brno mentre l'anno successivo colse il suo primo successo alla Coppa Acerbo e diventò Campione italiano di categoria. Si ripeté nel 1939 conquistando anche la vittoria nella Targa Florio.

Nel 1940 vinse di nuovo la Targa Florio e conquistò il quarto posto nel IV Gran Premio di Tripoli.

Dopo la fine della seconda guerra mondiale Villoresi riprese a correre con la Scuderia Milan fondata da lui stesso e nel 1946 e vinse il Gran Prix de Nice. Nel 1947 cominciò a correre con l'amico Alberto Ascari alla guida della Maserati 4CLT ripetendo il successo nel Grand Prix de Nice e diventando campione italiano assoluto.

Nel 1948 conquistò la vittoria a Comminges, ad Albi, a Napoli, al Grand Prix britannico e a Penya Rhin e diventò campione italiano assoluto per la seconda volta. Nel 1949 dopo aver conquistato la vittoria nel Grand Prix de Bruxelles e nel Grand Prix de Luxemburg viene chiamato da Enzo Ferrari per guidare le sue vetture.

Nel 1950 ebbe un grave incidente uscendo fuori strada alla prima curva al Gran Premio delle Nazioni riportando gravi ferite ma riuscì a tornare a correre per la coppa Inter-Europa con una Ferrari 340 America; fu con questa macchina che si aggiudicò anche la vittoria alle Mille Miglia. Partecipò a tre gare del campionato mondiale di Formula 1 di quell'anno ottenendo come miglior risultato il sesto posto nel Gran Premio del Belgio.

Nel 1951 partecipò con la Ferrari 375 F1 al campionato di Formula 1 arrivando tre volte al terzo posto (Belgio, Francia e Gran Bretagna) e due volte quarto (Germania e Italia). Nel 1952 partecipò con la Ferrari 500 alle ultime due gare del mondiale arrivando terzo in entrambe le occasioni. Nel 1953 arrivò secondo in Belgio e Argentina e terzo nel Gran Premio d'Italia.

Nel 1954 Ascari e Villoresi passano alla scuderia Lancia; Villoresi corse peraltro la maggior parte della sua stagione in Formula 1 con la Maserati 250F arrivando quinto in Francia e solo l'ultima gara con la Lancia D50 ritirandosi al Gran Premio di Spagna.

Nel 1955 con la Lancia D50 si ritira in Argentina e arriva quinto a Montecarlo. Dopo la morte di Ascari, Gianni Lancia consegnò le sue vetture a Enzo Ferrari e Villoresi corse quindi la sua ultima stagione di Formula 1 con la Maserati 250F arrivando a punti nel Gran Premio del Belgio con un quinto posto.

Nel 1958 vince il prestigioso Rally dell'Acropoli in Grecia con una Lancia Aurelia GT, assieme a Ciro Basadonna.

Dopo il suo ritiro delle corse ha vissuto a Modena, rimanendo un ambasciatore della Maserati.

È morto il 24 agosto 1997.

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mercoledì 5 febbraio 2014

Libro "La guida del sesso a fumetti" - L. Gonick,C. DeVault [105]

"L'uso del disegno e della scrittura possono superare certi malintesi dell'educazione sessuale." (Willy Pasini)

Non solo "Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso e non avete mai osato chiedere", ma una guida spiritosa, puntuale e sensibile per conoscere e fare tutto quanto è necessario sapere sui temi fondamentali della sessualità. Una vera e propria educazione sentimentale e sessuale a fumetti per informare, divertire e divertirsi.

Titolo: La guida del sesso a fumetti
Autori: Larry Gonick, De Vault Christine
Editore: Bompiani
Collana: Illustrati
Data di Pubblicazione: 2001
Pagine: 246
Reparto: Sociologia / Costumi e tradizioni
Formato: illustrato

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Cartolina antica - LIGNANO SABBIADORO (UDINE) [104]

Lignano Sabbiadoro (Lignan in friulano) è un comune italiano di 6.804 abitanti della provincia di Udine in Friuli-Venezia Giulia.

Fino al 1959 era una frazione del comune di Latisana, è una delle più note e frequentate località balneari dell'Adriatico insignita della bandiera blu.

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PAC-MAN - Gioco da tavolo [103]

Pac-Man (conosciuto in Giappone con il nome di Pakkuman (パックマン?)) è un celebre videogioco ideato da Tohru Iwatani programmatore della Namco e pubblicato per la prima volta dalla Midway Games nel 1980 nel formato arcade da sala.

Acquisì subito grande popolarità e negli anni successivi, sotto l'etichetta Namco, sono state via via pubblicate varie versioni per la quasi totalità delle console e dei computer, conservando fino a oggi la sua fama di classico dei videogiochi.

Per molti anni, Pac-Man è stato la mascotte della Namco.

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martedì 4 febbraio 2014

Metal Gear Solid 2 "Sons of liberty" PlayStation 2 [102]

Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty (comunemente abbreviato MGS2 o MGS2:SoL) è un videogioco con dinamiche stealth sviluppato e distribuito dalla Konami per la console Playstation 2 della Sony.

Diretto da Hideo Kojima, è il quarto gioco della serie Metal Gear nonché il seguito dell'acclamato Metal Gear Solid.

Successivamente a MGS2 è stato distribuito Metal Gear Solid 3: Snake Eater, un prequel dell'intera serie, ma gli eventi narrati in MGS2 continuano cronologicamente in Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots.

Il gameplay riprende quello del predecessore, ma alcune nuove caratteristiche permettono al giocatore di tranquillizzare i nemici invece di ucciderli, di usare la visuale in prima persona per mirare con le armi, sparare da stesi e di nascondere i corpi dei nemici uccisi o sedati.

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Fiera Expo Elettronica 2014 @ ModenaFiere

Il 18 e il 19 gennaio 2014 una quaterna di tematiche ha fatto il suo ingresso a ModenaFiere.

Expo Elettronica con i suoi numerosi espositori che hanno proposto una vasta offerta di tecnologie utili intutti gli ambiti: prodotti di informatica, telefonia, audio, videosorveglianza, fotografia, ecc a prezzi ribassati.

Cosmo, la fiera del fumetto a misura di cosplayers. I classici Walt Disney, i supereroi Marvel Comics, i Frigidaire, Metal Extra, ed altro ancora hanno affascinato i numerosi visirtatori, alcuni anche muniti di spettacolari costumi; ma anche tantissimi disegni di autori italiani e stranieri. Non potevano non mancare gli intramontabili Manga, i fumetti giapponesi che si sono affermati nel nostro paese dagli anni '80 grazie anche ai cartoni animati.

Model, il modellismo statico e dinamico. Dagli aerei alle spettacolari auto radiocamandate facendo tornare tutti un po' bambini. Precise riproduzioni in scala con meccaniche di volo perfettamente funzionanti e progettate per dare realistiche sensazioni di volo. Fantastiche auto da RC, corse, gare, veicoli da lavoro e riproduzioni dettagliate di magnifici fuoristrada sempre motorizzati per vivere una nuova emozione in miniatura.

MoMa, i Modena makers rivolto ai maker e a chi vuole sapere qualcosa in più sulle tecnologie open source, che vogliono presentare questo "nuovo mondo", sui nuovi progetti che la tecnologia offre a chi vuole cimentarsi nell’autocostruzione.

Credits: Lo staff.


Tutte le foto qui.


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Pubblicità COLGATE anno 1952 [101]

Colgate è un marchio di una linea di prodotti per l'igiene orale prodotti e distribuiti dalla Colgate-Palmolive in tutto il mondo. La Colgate produce una vasta gamma di dentifrici, spazzolini da denti e collutori. In Europa i dentifrici vengono prodotti in Italia, Spagna, Germania e Polonia, inoltre per l'America in Messico, Colombia e Brasile; in Asia la produzione avviene nelle Filippine; mentre in Sudafrica per il mercato africano. Gli spazzolini da denti sono prodotti in Cina e Svizzera, ed è proprio in Svizzera che è prodotto anche il collutorio, sotto il marchio Colgate Plax.

Colgate Ribbon Dental Cream è stato il primo dentifricio ad essere commercializzato nei tradizionali tubetti spremibili, a partire dal 1896. In precedenza il dentifricio era sempre stato venduto in vasetti di vetro, sin dal 1873.

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Autografo Eddie Irvine su cartolina [100]

Edmund Irvine jr. detto Eddie (Newtownards, 10 novembre 1965) è un ex pilota automobilistico britannico.

Proveniente dall'Irlanda del Nord, dopo aver gareggiato per vari anni nelle categorie minori dell'automobilismo, vincendo il titolo di Formula Ford britannica nel 1987, riuscì a partecipare a dieci campionati di Formula 1, dal 1993 al 2002. Il suo debutto avvenne con la Jordan, scuderia con cui corse fino al 1995. Nel 1996 venne assunto dalla Ferrari e ottenne i suoi migliori risultati: quattro gare vinte e un secondo posto finale nella classifica piloti del Campionato di Formula 1 del 1999. Passato alla Jaguar Racing nel 2000, chiuse la carriera nella massima serie con il team inglese due stagioni più tardi.

Terminata l'esperienza in Formula 1 si ritirò dal mondo delle corse, dedicandosi alla gestione di varie società di sua proprietà.

Irvine è, insieme a Bruce McLaren, il pilota ad aver ottenuto più vittorie nella massima serie senza aver mai realizzato una pole position.

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lunedì 3 febbraio 2014

Mini Ferro da stiro antico con apertura per contenere braci [099]

Il ferro da stiro è un piccolo elettrodomestico che viene impiegato per rimuovere le pieghe nel tessuto che spesso derivano dal lavaggio in lavatrice o a mano. Sebbene il nome derivi dal materiale con il quale venivano anticamente costruiti tali elettrodomestici, il ferro, le piastre dei moderni ferri da stiro sono costruite prevalentemente di alluminio ed in alcuni casi vengono sottoposte ad un trattamento speciale per renderle antiaderenti, facilitando così lo scorrimento sui tessuti.

La stiratura funziona allentando i legami tra le catene di polimeri all'interno delle fibre del materiale. Mentre le molecole vengono riscaldate, le fibre sono sottoposte alla pressione della piastra, che le mantiene in posizione mentre si raffreddano. Alcuni materiali, quale il cotone, richiedono l'aggiunta di acqua per allentare ulteriormente i legami intermolecolari. Sono molti i tessuti moderni che vengono prodotti con speciali accorgimenti tali da eliminare o diminuire la necessità di una stiratura dopo il lavaggio.

Il primo attrezzo assimilabile ad un ferro da stiro risale all'epoca Han (206 a.C. – 221 d.C.) e consisteva in un recipiente di bronzo destinato a contenere braci incandescenti e provvisto di un manico di legno. I contenitori erano spesso decorati in modo molto accurato e il manico, in legno nei ferri più semplici, in caso di ferri da stiro di famiglie nobili era in avorio. Per stirare i romani solevano scaldare piastre di bronzo provviste di manico e passarle sul tessuto.

Fino al medioevo non si hanno evoluzioni, risalgono al 1200 dei ferri fatti in ferro battuto e solo un secolo dopo si giunge ai ferri ottenuti dalla fusione del metallo con forme più funzionali. Nel XIX secolo si hanno alcune innovazioni nella forma e nei materiali ma i ferri venivano ancora scaldati in forno e poi usati rapidamente spesso sporcando il tessuto di cenere. La maggior parte dei ferri da stiro del XX secolo erano costituiti da un contenitore nel quale venivano poste delle braci di carbone che periodicamente dovevano essere alimentate per mezzo di un soffietto. Il primo di essi venne prodotto da Isaac Wilkinson nel 1737. Il primo ferro da stiro con piastra scaldata elettricamente viene brevettato nel 1891 mentre risale al 1926 la nascita del ferro a vapore.

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Cartolina antica 27-7-1952 - Albergo Spiaggia - RICCIONE [098]

Riccione (Arciòun, Arzòn o Arzùn in romagnolo) è un comune italiano di 34.276 abitanti della provincia di Rimini.

Le origini dei primi insediamenti a Riccione sono lontane nel tempo, poiché i più antichi ritrovamenti archeologici presenti su questo territorio sono datati al II secolo a.C.. Pare però che il territorio avesse ospitato comunità precedenti come testimoniato dal museo cittadino del territorio.

La posizione lungo la via Flaminia, strada di collegamento che a Rimini si raccorda con le direttrici verso Ravenna (e il porto di Classe) e verso la pedemontana per Piacenza e Milano (che i romani a più riprese avevano trasformato in Via Emilia), contribuisce allo sviluppo dell'insediamento romano di Riccione. Al tempo della Repubblica romana, Riccione era nota col nome originale di Vicus Popilius ed era concentrata attorno al sito originario, oggi visitabile a San Lorenzo (scavo aperto sotto la farmacia). A poca distanza c'è il ponte romano sul Rio Melo.

I contatti con popoli lontani da parte dei riccionesi dell'epoca romana sono testimoniati dai resti archeologici rinvenuti presso le necropoli di questo centro.

Difficile ricostruire il duro periodo delle invasioni barbariche, difficile anche indagare sull'alto medioevo. Pare che una salita posta sulla Flaminia, costringesse a richiedere aiuto per mezzo di forze animali, da aggiungere ai carri particolarmente carichi (si sono ritrovati i resti di un primitivo "impianto di salita" molto interessante e particolare).

Nel 1260 si insedia a Riccione la famiglia fiorentina degli Agolanti, legati ai signori di Rimini Malatesta e dei quali rimangono tuttora i resti del castello sulle colline della città. Passando dall'epoca dei vicariati (i Malatesta non erano i veri signori della città, ma vicari del Papa) a quella del definitivo controllo del territorio da parte dello Stato della Chiesa, si entra nell'epoca dell'Antico Regime: non particolari avvenimenti si succedono, ricordiamo però che attorno al '600, lungo la spiaggia vengono costruite delle torri di guardia, a difesa del territorio dalle scorrerie dei pirati. Si conserva ancora il testo con le regole da seguire, in caso di avvistamento di estranei provenienti dal mare (naufraghi da mettere in quarantena o sbarchi ostili).

Dal Cinquecento all'Ottocento si assiste ad una espansione della spiaggia, che non si sapeva come utilizzare; si segnalano addirittura progetti di utilizzo di parte dell'arenile (in alcuni specchi d'acqua della tenuta Salvoni, nel 1884) come campi per risaie. Progetto poi avversato con successo da chi invece intendeva utilizzare l'arenile a scopo turistico.

Le origini del turismo a Riccione risalgono alla fine dell'Ottocento, quando cominciano a sorgere in città eleganti residenze utilizzate da ricchi personaggi che giungevano sul posto per mezzo della linea ferroviaria Bologna - Ancona, pienamente operativa attorno all'ultimo ventennio dell'Ottocento. Nel 1880 il conte Giacinto Soleri Martinelli, dopo aver acquistato una fascia di terreni dal fosso Martinelli all'attuale viale Ceccarini, diede il via alle prime lottizzazioni destinate ad edifici per la villeggiatura, pensando ad un progetto di città giardino simile a quello già attuato alla Marina di Rimini.

Un'impronta decisiva alla città si deve ai coniugi Ceccarini ed in particolar modo alla moglie, Maria Borman, di origine statunitense, a cui venne dedicata una lapide negli anni novanta sul lungospiaggia che porta il suo nome, la quale, vedova del marito medico, diede un notevole apporto economico per la costruzione dell'ospedale cittadino, e per tante altre importanti iniziative sociali. In suo onore è stata eretta anche una statua, installata il 9 ottobre 2012. La statua è stata realizzata per iniziativa della Famija Arciunesa dallo scultore cesenate Leonardo Lucchi. Mentre infuriava la Prima Guerra mondiale, Riccione subì uno sciame sismico, terminato con il terribile schianto del 16 agosto 1916, che devastò la cittadina. Riccione nell'immediato dopoguerra cominciò una ripresa sorprendente, accelerata dopo l'affrancamento dal comune di Rimini per effetto del regio decreto del 19 ottobre 1922. Dunque in quest'anno 1922 Riccione cessa di essere una frazione del comune di Rimini e diventa comune autonomo. Il primo sindaco, eletto il 4 novembre 1923, fu Silvio Lombardini (1866-1935), pubblicista ed editore, originario di Santarcangelo.

Benito Mussolini nel 1934 acquistò una villa a Riccione, che utilizzò per le vacanze (ricavata da due proprietà che vennero unite, con la chiusura di una strada pubblica) e che divenne sua residenza estiva per dieci anni; una parte di essa fu lasciata in abbandono per anni ma è stata poi restaurata. Spettacolari i suoi soggiorni, con arrivo in idrovolante e con la presenza di una nave da guerra al largo della costa. La nave Aurora, lunga 75 metri, di proprietà di Mussolini e bottino di guerra pagato dall'Austria. Oggi villa Mussolini è aperta ad eventi pubblici.

Negli anni trenta vengono realizzati gli allacciamenti alla rete di luce, acqua e gas. Nasce l'Azienda di Soggiorno e la filovia, sono costruiti i ponti sul Melo e sul Marano. La città conta un afflusso medio annuale di 30.000 turisti e più di 80 strutture alberghiere. Le ville ricche di verde che avevano fatto definire questa località la Perla Verde dell'Adriatico, cominciano già a cedere il posto a nuove strutture alberghiere.

Il fronte della seconda guerra mondiale passa non senza provocare danni e vittime.

Il decisivo decollo del settore del turismo si ha nel dopoguerra, quando Riccione, congiuntamente al suo turismo di massa, diventa una passerella mondana, meta vacanziera di personaggi dello spettacolo, della cultura e dello sport quali Pelé in viaggio di nozze, Mina, Ugo Tognazzi, Vittorio De Sica, Gina Lollobrigida e tanti altri.

Molta parte della storia riccionese durante il ventennio e il boom turistico è raccontata dal defunto Dante Tosi (cui è dedicata la banchina del porto) e da Giancarlo D'Orazio, che a lungo frequentò gli ambienti-bene sia della scintillante Riccione, sia del boom.

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Fumetto Alan Ford - Votate Tromb [097]

Alan Ford è un albo a fumetti che racconta le avventure di uno squinternato gruppo di agenti segreti, il Gruppo TNT; il titolo dell'albo deriva dal nome di uno dei componenti, il "bello e ingenuo" Alan Ford. I personaggi, frutto di una lunga gestazione durata circa tre anni, sono stati creati dalla mente di Max Bunker (Luciano Secchi) e dalla matita di Magnus (Roberto Raviola). Tutti i numeri sin qui pubblicati sono stati sceneggiati solo ed esclusivamente da Max Bunker e contengono un sapiente mix di avventura, umorismo e presa in giro della società italiana che sfocia spesso nella critica o nella satira di costume.

Anche se inizialmente le storie dei primi episodi ruotavano principalmente sulle avventure dell'agente segreto Alan Ford, con il proseguire della serie, egli divenne solo un altro dei principali personaggi facenti parte del Gruppo TNT, strampalati agenti segreti male in arnese, con sede in un negozio di fiori a New York, che serve loro da copertura. Il loro capo è un vecchissimo uomo su una sedia a rotelle, misteriosamente chiamato "Il Numero Uno", che intasca i lauti compensi elargiti dal governo statunitense o da ricchi cittadini per adempiere a svariate missioni segrete, lasciando ai propri agenti "le briciole" dei guadagni.

Si tratta del più longevo fumetto italiano di stampo umoristico-sociale con riferimenti all'attualità seppur filtrati da una spiccata propensione per il grottesco. In edicola sin dal 1969, è sempre uscito in formato tascabile economico nel quale viene ancora oggi proposto. Il primo numero uscì nel maggio del 1969 per l'Editoriale Corno. A seguito della chiusura della casa editrice nel 1982 la testata passò alla Max Bunker Press, casa editrice di proprietà dallo stesso Luciano Secchi, che ne continuò la pubblicazione fino al dicembre 2012 per poi passare mano alla piccola casa editrice 1000VolteMeglio Publishing gestita dalla figlia di Secchi.[2]

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Bilancia a stadera - Fratelli Contini Parma [096]

Una bilancia di misura (normalmente detta "bilancia") è un dispositivo per la misura del peso o massa di un oggetto.

Le bilance sono spesso usate per la misura del peso di una persona, in scienza per la determinazione della massa di un oggetto e in ambito industriale o commerciale per la misura di elementi compresi tra una piuma e un camion rimorchio.

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