Etichette

⇗⇗⇧⇧⇧⇖⇖

Tutti gli oggetti sono catalogati all interno della relativa categoria, cliccate sulla categoria di vostro interesse per vedere la lista completa degli oggetti.

BUONA VISIONE

⇗⇗⇧⇧⇧⇖⇖

___________________________________

"COLLEZIONE CHE PASSIONE"
Uno spazio dove condividere, commentare, ricordare.......


We speak english.

Se volete vedere alcuni oggetti più nel dettaglio possiamo mandarvi foto più precise.

⇘⇘⇘⇘ ⇓⇓ ⇙⇙⇙⇙

CONTATTO: alberto.modena@live.it
___________________________________

venerdì 31 gennaio 2014

Film "Tutto su mia madre" - Pedro Almodóvar [088]

Tutto su mia madre (Todo sobre mi madre) è un film del 1999 scritto e diretto da Pedro Almodóvar.

Presentato in concorso al 52º Festival di Cannes, ha vinto il premio per la miglior regia.

Il film è uscito nei cinema italiani il 17 settembre 1999.

Le riprese si sono svolte dal 5 ottobre 1998 al 28 novembre dello stesso anno.

FONTE



✉ CONTATTO: alberto.modena@live.it

Autografo José Froilán González su cartolina [087]

José Froilán González (Arrecifes, 5 ottobre 1922 – Arrecifes, 15 giugno 2013) è stato un pilota automobilistico argentino, in carriera vincitore di 2 Gran Premi validi per il Campionato Mondiale di Formula 1.

I sostenitori argentini l'avevano soprannominato el Cabezon, per via della sua grossa testa, ed i tifosi europei lo chiamavano "il Toro della Pampa" per il suo stile di guida irruente.

Fu chiamato alla scuderia di Maranello da Enzo Ferrari che imputava alla scarsa combattività dei suoi piloti il fatto che la neonata Ferrari non fosse ancora riuscita a vincere un Gran Premio di Formula 1. La conquista del campionato mondiale 1950 da parte dell'Alfa Romeo ed il successivo inizio di stagione avevano gettato il Drake nel più completo sconforto.

Impaziente di dimostrare la competitività delle proprie vetture, Ferrari ingaggiò González e, tralasciando la ben nota parsimonia, gli promise anche in dono una berlinetta da competizione al primo Gran Premio conquistato.

González debuttò con la 375 F1 nel Gran Premio di Francia 1951, terminando al 2º posto e, nel successivo Gran Premio di Gran Bretagna, colse la prima pole position e la prima vittoria iridata nella storia della Ferrari.

Come pilota di vetture sport, vinse insieme a Maurice Trintignant la 24 Ore di Le Mans del 1954.

Nel 1954 con la Ferrari vinse nuovamente il G.P. di Gran Bretagna, battendo lo squadrone Mercedes.

È morto ad Arrecifes, sua città natale, il 15 giugno 2013, all'età di 90 anni[2] ed è stato sepolto nel cimitero della cittadina stessa.

FONTE





✉ CONTATTO: alberto.modena@live.it

TEX - I grandi nemici [086]

Tex è una serie a fumetti creata nel 1948 da Gian Luigi Bonelli e Aurelio Galleppini ed edita dalla Sergio Bonelli Editore.
È inoltre, la più famosa, seguita e acquistata serie di fumetti italiana di sempre.

Tex nacque nel 1948 più come esperimento artigianale che come fumetto destinato a divenire un fenomeno editoriale, oggetto negli anni seguenti anche di indagini sociologiche e tesi di laurea e che dopo sessant'anni ancora viene venduto in tutte le edicole. Venne ideato da Gian Luigi Bonelli e Aurelio Galleppini come fumetto di "sostegno" all'altro personaggio a cui stavano lavorando all'epoca e su cui avevano puntato, Occhio Cupo, una classica storia di cappa e spada. Nei primi numeri del fumetto l'aspetto fisico di Tex riprende molte caratteristiche dal personaggio di Occhio Cupo: i jeans così stretti da sembrare una calzamaglia, gli stivali flosci e la camicia a frange. Quando, contrariamente a tutte le previsioni, Occhio Cupo venne dimenticato e fu Tex a riscuotere successo, queste caratteristiche vennero abbandonate in favore dell'aspetto attuale del personaggio.

Tex è in realtà il secondo personaggio western ideato da Gian Luigi Bonelli, mentre il primo, risalente al 1947, fu Il Giustiziere del West. La testata uscì nelle edicole in un periodo caratterizzato dal grande successo di altre pubblicazioni dello stesso genere, quali Il grande Blek e Capitan Miki del trio EsseGesse. A differenza di questi e altri personaggi, il successo di Tex si confermerà più duraturo, tanto da diventare il personaggio dei fumetti italiani più longevo in assoluto. Anticipando il revisionismo storico statunitense, Tex è il primo personaggio dei fumetti ad offrire un diverso punto di vista sui nativi americani dell'epopea Western, che non appaiono più come macchiette stereotipate di selvaggi, ma come popoli dotati d'una evoluta e radicata cultura.

Il nome del ranger fu ispirato dall'insegna di un negozio milanese, "Tex Moda". Il cognome avrebbe dovuto essere "Killer", ma fu stemperato in Willer poco prima di andare in stampa per non sfidare le ire dei censori.

FONTE




✉ CONTATTO: alberto.modena@live.it

Autografo Ibrahim Ba su cartolina - centrocampista AC MILAN [085]

Ibrahim Ba (Dakar, 12 gennaio 1973) è un ex calciatore senegalese naturalizzato francese, di ruolo centrocampista.
È cugino di Ibrahima Ba.

Le Havre e Bordeaux
A pochi anni dalla sua nascita, la sua famiglia si sposta in Francia, dove Ba ottiene la seconda nazionalità.

Cresce calcisticamente nel Le Havre, che lo fa esordire nella massima divisione francese a 19 anni. In seguito milita per un anno in terra francese con la maglia del Bordeaux, con cui disputa un'ottima stagione che gli permette di guadagnare l'attenzione di diversi club europei e di entrare nel giro della Nazionale francese.

Milan e prestiti a Perugia e Marsiglia
Comincia l'esperienza italiana con la maglia del Milan nell'estate del 1997, acquistato per 11,5 miliardi di lire.[2] Silvio Berlusconi, vedendolo in campo in occasione di una partita amichevole allo Stadio Brianteo di Monza, lo soprannominò Beaujolais nouveau, paragonandolo al vino francese per la sua frizzantezza.[3] Nel corso dei primi due anni trascorsi al Milan era riconoscibile dal soprannome Ibou, ereditato dal padre e stampato sulla sua maglia numero 13, e per la pittoresca capigliatura ossigenata.

Nonostante la stagione fallimentare della squadra, che nel 1997-1998 chiude al 10º posto in Serie A e perde la finale di Coppa Italia contro la Lazio, Ba, pur avendo un rendimento altalenante anche all'interno delle singole partite, alternando errori banali ad azioni di rilievo, si rende protagonista su 40 partite stagionali di 11 assist per i compagni tra campionato e coppa nazionale, più un'autorete procurata e un gol, contro la Lazio, alla seconda giornata. Impiegato da Fabio Capello sulla corsia destra di centrocampo nel 4-4-2, a tratti ha mostrato nella sua prima stagione rossonera ottime capacità di corsa e inserimento sulla fascia finalizzate al cross o al passaggio, risultando spesso determinante nelle azioni da gol rossonere e segnalandosi come uno dei migliori giocatori della deludente stagione del Milan. Nel 1998-1999, con l'avvento di Alberto Zaccheroni, comincia da titolare ma già nel mese di ottobre perde il posto da esterno sinistro nel 3-4-3 e da lì in poi viene utilizzato soprattutto come subentrante da esterno destro o sinistro, mettendo insieme 18 presenze totali tra campionato e coppa nazionale in un Milan che si laurea campione d'Italia vincendo lo scudetto.

Nella stagione successiva dopo esser subentrato al 77° al posto di Thomas Helveg nella Supercoppa italiana persa 1-2 contro il Parma, passa in prestito al Perugia. Il 22 settembre 1999, al debutto con la squadra umbra, è squalificato per quattro giornate dopo una testata a Fabio Macellari del Cagliari.[1] Ba è il primo giocatore del campionato italiano a essere sanzionato con la prova tv.[4][5] La stagione per Ba finisce a fine febbraio quando si rompe il tendine rotuleo della gamba destra[6] in uno scontro di gioco in Perugia-Verona.[7] Le sue presenze in campionato si fermano così a 14, con un gol all'attivo, più 4 presenze e un gol in Coppa Italia. Rientrato al Milan, totalizza appena 11 presenze nel 2000-2001 (comprese tutte le competizioni ufficiali), risultando decisivo in Milan-Bologna (3-3) con un assist da destra a Andriy Shevchenko. Da settembre 2001 a febbraio 2002 veste la maglia dell'Olympique Marsiglia (11 presenze totali), per poi tornare al Milan, con cui scende in campo in due circostanze in campionato durante il resto della stagione 2001-2002. Nell'annata seguente gioca tre partite in Serie A, di cui due da subentrante come terzino destro nel 4-3-1-2 di Carlo Ancelotti e vince la Coppa Italia, collezionando due apparizioni da subentrante nelle due semi-finali contro la sua ex squadra Perugia. Da componente della rosa vince anche la Champions League, pur senza mai scendere in campo nella competizione europea.

Bolton, Çaykur Rizespor e Djurgården
Scaduto il suo contratto con il Milan, nell'estate 2003 si accorda con il Bolton, nella Premier League inglese, disputando 16 partite tra campionato e coppe nazionali. Nel febbraio 2004, subentrando a Stelios Giannakopoulos, stabilisce il bizzarro record della maggiore differenza nel numero di lettere dei cognomi tra il giocatore sostituito e il subentrante in un match di Premier League.[8] Nel 2004-2005 è al Çaykur Rizespor, in Turchia, mettendo insieme appena 2 presenze, prima di passare nel febbraio 2005 al Djurgården (Svezia), che lo mette sotto contratto per due anni[9]. Nonostante non rimanga nemmeno una volta in campo per tutti i novanta minuti nelle 14 presenze disputate (con un gol segnato), vince con la squadra il campionato e la Coppa di Svezia, prima di rescindere il contratto con il club scandinavo nel gennaio 2006. A luglio dello stesso anno tenta un provino con il Derby County, ma non ha successo.

Ritorno al Milan e ritiro
Per continuare a smaltire i postumi di un grave infortunio alla caviglia con conseguenze al ginocchio, nel gennaio del 2007 partecipa al ritiro del Milan a Malta e dal marzo seguente si allena con il Varese, in Serie C2. Nel giugno 2007 torna al Milan, con cui firma un contratto annuale, ma il giocatore, oltre a far gruppo, viene solo considerato una sorta di portafortuna, infatti viene convocato per la prima volta solamente alla penultima giornata di campionato per la sfida al San Paolo contro il Napoli, partita dove tuttavia non va nemmeno in panchina. A stagione conclusa non avrà disputato nemmeno un minuto in campo con la maglia rossonera.

Il 21 maggio 2008, a poco più di un mese dalla scadenza del suo contratto con il Milan, Ibrahim Ba annuncia il suo ritiro dal calcio giocato, a 35 anni. Svolgerà il ruolo di osservatore in Africa per la società rossonera.

Nazionale
Con la Nazionale francese Ba disputa in totale 8 partite, tutte amichevoli. Esordisce il 22 gennaio 1997 a Braga contro il Portogallo, segnando la rete del definitivo 2-0 per i Bleus.

Nel 1998 viene inserito dal commissario tecnico Aimé Jacquet nella lista dei convocati il pre-ritiro di Clairefontaine in vista del Mondiale 1998, ma non viene inserito nell'elenco definitivo dei 22 giocatori che partecipano alla fase finale della manifestazione.

FONTE




✉ CONTATTO: alberto.modena@live.it

giovedì 30 gennaio 2014

Lettera di auguri Ferrari per l'anno 2002 [084]

Ferrari S.p.A. è una casa automobilistica italiana, fondata da Enzo Ferrari, che produce autovetture sportive d'alta fascia e da gara. Essa gestisce, tra l'altro, la più celebre e titolata squadra sportiva impegnata nelle competizioni automobilistiche del mondo: la Scuderia Ferrari.

La sede dell'azienda è situata a Maranello, in provincia di Modena ed è guidata, dal 1991, da Luca Cordero di Montezemolo, ex presidente di Confindustria e del Gruppo Fiat.

Il simbolo ufficiale, storicamente rappresentato da un cavallino rampante, è attribuibile a quello dell'aviatore romagnolo ed asso della prima guerra mondiale Francesco Baracca (1888-1918) ceduto personalmente dalla madre nel 1923 come portafortuna ad Enzo Ferrari e da allora diventato emblema del marchio Ferrari e dello stesso reparto corse.

FONTE





✉ CONTATTO: alberto.modena@live.it

Pubblicità 1969 Lambretta Innocenti con Marisa Mell [083]

La Lambretta era uno scooter italiano prodotto dalla industria meccanica Innocenti di Milano, nel quartiere Lambrate, dal 1947 al 1972. Il nome "Lambretta" deriva dal fiume Lambro, che scorre nella zona in cui sorgevano proprio gli stabilimenti di produzione.

Nel 1922 Ferdinando Innocenti di Pescia diede vita ad una fabbrica di tubi d'acciaio a Roma. Nel 1931 spostò tutti i propri affari a Milano, costituendo proprio nel quartiere Lambrate la più grande fabbrica di tubazioni d'acciaio senza giunti.

Durante la seconda guerra mondiale, la fabbrica fu bombardata e completamente distrutta. Innocenti, nell'attesa di riacquisire da parte degli Alleati gli stabilimenti di Milano, diede vita nella Capitale allo studio del prodotto che avrebbe costituito la riconversione post-bellica della fabbrica: infatti, prendendo ispirazione proprio dai motorscooter militari americani giunti in Italia durante la guerra, e comprendendo le nuove necessità di motorizzazione utili alla popolazione nell'immediato dopoguerra, decise di dedicarsi alla produzione del rivoluzionario scooter.

Affida il design del nuovo veicolo ad una straordinaria accoppiata di ingegneri aeronautici: Pier Luigi Torre, che si occupa della meccanica, (lo stesso che aveva creato i motori dell'idrovolante Savoia-Marchetti S.55A della trasvolata atlantica di Italo Balbo) e ricostruisce gli stabilimenti milanesi, e Cesare Pallavicino che era stato il direttore tecnico prima della Breda fino al 1935 e poi della Caproni, che si occupò del telaio e del design. Nel 1947 lo scooter, battezzato Lambretta da Daniele Oppi, è pronto e viene lanciato sul mercato.

L'enorme successo non solo nazionale fece sì che la Lambretta, nei quasi 25 anni di produzione, venisse costruita su licenza anche in Argentina, Brasile, Cile, India e Spagna. La Innocenti produsse, sulla base della meccanica dello scooter, anche una serie di motocarri che, inizialmente denominati anch'essi Lambretta, ebbero poi il nome di Lambro.

Con il boom economico esploso in Europa occidentale verso la fine degli anni sessanta la richiesta degli scooters ebbe un calo, mentre l'automobile era ormai alla portata di tutti; la Innocenti dovette quindi lottare per sopravvivere finanziariamente. La "British Motor Corporation" (BMC) approfittò delle sue difficoltà finanziarie e nel 1959 con la sua esperienza di produzione propose un contratto alla Innocenti per produrre di una berlina dell'Austin di 900 cm³, la A40 su licenza della "BMC" con i componenti forniti dalla BMC, la Innocenti Mini. Successivamente vennero prodotte anche altre automobili, ma anche con queste altre azioni di mercato, l'azienda chiuse la produzione nel 1971. Il governo indiano comprò la catena di montaggio della Lambretta nel 1972, essenzialmente per le stesse ragioni per cui Ferdinando Innocenti l'aveva costruita dopo la guerra: l'India all'epoca era un paese con poche infrastrutture e non era ancora pronta economicamente per produrre piccole automobili dedicate al trasporto privato. La SIL (Scooters of India Limited), con sede a Lucknow nell'Uttar Pradesh, fu l'impresa di proprietà statale che cominciò la produzione un paio d'anni dopo l'acquisto, continuando la costruzione della Lambretta originale sino al 1997.

FONTE



✉ CONTATTO: alberto.modena@live.it

Autografo Umberto Masetti su Cartolina [082]

Umberto Masetti (Parma, 4 maggio 1926 – Maranello, 29 maggio 2006) è stato un pilota motociclistico italiano.

Dopo un passato da dilettante (la sua prima vittoria in gara fu nel 1947, a Reggio Emilia, alla guida di un "Guzzino"), esordì nel motomondiale nel 1949 alla guida di una Moto Morini nella classe 125. Nello stesso anno impiegò anche una Benelli nella 250 e una Gilera nella classe regina, la 500.

Talento precocissimo, nel 1950 fu il primo italiano a vincere il mondiale nella 500 grazie alle vittorie in due Gran Premi (in Belgio ed in Olanda) e ai 28 punti racimolati in classifica generale, solo uno in più del secondo classificato, il britannico Geoff Duke. Grazie a questo successo Masetti divenne il primo "divo" del motociclismo.

Nel 1951, ancora alla guida di una Gilera, vinse l'inaugurale Gran Premio motociclistico di Spagna, effettuatosi nello stesso circuito in cui correvano le vetture di Formula 1. L'anno seguente bissò il successo del 1950 grazie ancora alle vittorie in Belgio ed Olanda e ai 28 punti in classifica. Soprannominato "Topolino", nonostante il trionfo nella classe regina Masetti preferì autodeclassarsi e passare nella 250 con la NSU, ma un infortunio causatogli da un caduta avvenuta ad Imola gli permise di disputare solo il Gran Premio delle Nazioni, in cui si piazzò in sesta posizione.

Nel 1954 tornò nella 500 con la Gilera, ma ancora una volta corse solo il Gran Premio delle Nazioni, in cui si aggiudicò la seconda piazza dietro il vecchio rivale Geoff Duke. L'anno successivo divise la stagione tra 500 (in cui arrivò terzo nella classifica generale grazie a 19 punti frutto di una vittoria, due terzi ed un quarto posto) e 250 (in cui si piazzò al quarto posto della graduatoria con un secondo, un terzo ed un sesto posto), stavolta in sella ad una MV Agusta, squadra a cui rimase fedele fino al 1958.

Dal 1956 in poi le sue apparizioni nei circuiti internazionali si fecero più rare e nel 1958, dopo aver corso senza successo nella classe 350, decise di ritirarsi dal professionismo. Oltre ai successi in campo internazionale, Masetti si aggiudicò anche 6 titoli nel Campionato Italiano Velocità tra il 1949 e il 1955, in varie classi.

A inizio anni sessanta emigrò in Cile, dove corse sino alla fine di quel decennio; nel biennio 1962-1963 lo si rivide anche nel Mondiale, in occasione solo del Gran Premio d'Argentina quando corse con una Moto Morini nella 250 grazie ad una licenza cilena, ottenendo due piazzamenti sul podio.

Tornò in Italia nel 1972, chiamato da Checco Costa per l'inaugurazione della 200 miglia di Imola e, nell'occasione, ebbe modo di provare alcune moto portate per la gara, dichiarando alla stampa la sua disponibilità al rientro nelle corse europee, nonostante i suoi 46 anni.

Tale offerta non fu colta da alcuna scuderia e Masetti si stabilì con la famiglia a Maranello, trovando occupazione presso una vicina stazione di servizio. Rientrò nel settore motociclistico dal 1997, stavolta in qualità di dirigente della Aprilia.

Negli ultimi anni della sua vita è stato direttore dell'«Associazione Italiana per la Storia dell'Automobile» insieme ad un'altra vecchia gloria del motociclismo, Nello Pagani.

È deceduto all'età di 80 anni appena compiuti, nella sua casa nella notte tra domenica 28 e lunedì 29 maggio 2006 per complicazioni all'apparato respiratorio.

FONTE





✉ CONTATTO: alberto.modena@live.it

mercoledì 29 gennaio 2014

Hard Hitter Tennis - Videogames PlayStation 2 [081]

Hard Hitter Tennis è un videogame sul gioco del tennis, questa versione è la "Centre Court" sviluppata per console PlayStation 2.

Caratteristiche
-4 superfici: erba, terra, indoor, cemento.
-Crea il tuo giocatore in modalità arcade.
-I personaggi hanno diversi stili di gioco: potente, d'attacco, di precisione e completo.
-Metodo di controllo intuitivo.
-Vastissima varietà di colpi.
-Sfida fino a 3 giocatori in eccellenti modalità multiplayer.





✉ CONTATTO: alberto.modena@live.it

Comodino porta telefono - stile veneziano [080]

Comodino porta telefono in stile veneziano.
Color avorio, di ottima finitura e condizioni.
Il cassetto è apribile.



✉ CONTATTO: alberto.modena@live.it

martedì 28 gennaio 2014

Autografo Michael Schumacher su Biglietto Ristorante Cavallino Maranello [079]

Michael Schumacher (Hermülheim, 3 gennaio 1969) è un pilota automobilistico tedesco, considerato tra i più grandi campioni della Formula 1, e in generale dell'automobilismo sportivo di tutti i tempi. Ha conquistato 7 titoli mondiali: i primi due con la Benetton (1994 e 1995) e successivamente cinque consecutivi con la Ferrari (2000, 2001, 2002, 2003, 2004).

Schumacher detiene la gran parte dei record della Formula 1, avendo conseguito, oltre ai titoli iridati, anche il maggior numero di Gran Premi vinti, di Pole Position, di Giri Veloci in gara, di Hat Trick (pole position, vittoria e giro più veloce nella stessa gara). Schumacher è stato anche il primo tedesco a divenire campione del mondo di Formula 1, ed è stato l'icona più popolare nella Formula 1, fino al 2006, secondo un sondaggio effettuato dalla FIA.

Nel 2003 diviene il più titolato pilota di Formula 1 (con la vittoria del sesto titolo mondiale, superando il record di Juan Manuel Fangio) e nel 2004 marca un ulteriore record vincendo il suo quinto titolo iridato consecutivo (il precedente record, che spettava sempre a Fangio era di quattro titoli mondiali consecutivi).

Dopo sedici stagioni consecutive in Formula 1 dal 1991 al 2006 e tre anni di inattività, ha deciso a 41 anni di tornare a correre, a partire dalla stagione 2010, rimettendosi così nuovamente in gioco accettando l'offerta della Mercedes (scuderia che a partire dalla stagione 2012 prende il nome di Mercedes AMG F1). Dopo tre mondiali disputati con la scuderia tedesca (dalla stagione 2010 alla stagione 2012), il 4 ottobre 2012, a quasi 44 anni di età, ha deciso di annunciare il suo secondo ritiro dalle competizioni ufficiali.

FONTE




✉ CONTATTO: alberto.modena@live.it

Tombolina - Gioco da tavolo [078]

La tombola è un tradizionale gioco da tavolo nato nella città di Napoli nel XVIII secolo, come alternativa casalinga al gioco del lotto, e spesso accompagnato da un sistema di associazione tra numeri e significati, di solito umoristici (La Smorfia).

Secondo la tradizione, la tombola sarebbe nata nel 1734 da una discussione tra il re Carlo di Borbone e padre Gregorio Maria Rocco circa il gioco del lotto, che il primo voleva sotto controllo pubblico, per evitare che in seguito alla sua soppressione vi fosse il fiorire del lotto clandestino, e il secondo considerava immorale per motivi religiosi. Il compromesso fu trovato vietando il gioco durante le festività natalizie, durante le quali le famiglie si organizzarono con questa versione da casa, che divenne presto una consuetudine di quei giorni dell'anno.

FONTE




✉ CONTATTO: alberto.modena@live.it

lunedì 27 gennaio 2014

Call of Duty - Videogames PC [077]

Call of Duty è un videogioco di tipo sparatutto in prima persona sviluppato per Windows da Infinity Ward e pubblicato da Activision il 29 ottobre 2003. È il primo capitolo dell'omonima serie. Fu accompagnato nel settembre del 2004 dall'espansione Call of Duty: United Offensive, sviluppata da Gray Matter Interactive (con il contributo di Pi Studios) e pubblicata da Activision.

Nel 2004 il videogioco viene convertito e riadattato allo scopo di raggiungere altre piattaforme: telefono cellulare, Mac OS X e N-Gage. Lo stesso anno viene rilasciato Call of Duty: L'ora degli eroi (Call of Duty: Finest Hour), un videogioco derivato da Call of Duty, sviluppato da Spark Unlimited e disponibile esclusivamente per le piattaforme PlayStation 2, GameCube e Xbox. Al 2009 risale il rilascio di Call of Duty Classic, una riedizione del primo capitolo della serie scaricabile da Xbox Live o PlayStation Network (fruibile quindi per i sistemi Xbox 360 e PlayStation 3) attraverso un codice ottenuto dall'acquisto delle edizioni Hardened o Prestige di Call of Duty: Modern Warfare 2.

Durante il corso del gioco, che trova la sua ambientazione in alcuni campi di battaglia europei della seconda guerra mondiale, si impersonificano tre soldati di diverse nazionalità: un paracadutista (poi operatore in missioni speciali) americano, un paracadutista (poi operatore SAS) inglese ed un fante (poi carrista) russo. Nei loro panni il giocatore viene trasportato in alcune delle più cruciali battaglie del conflitto riprodotte dagli sviluppatori all'interno del gioco, e segue da vicino le vicende dei tre soldati durante il loro coinvolgimento nella guerra fino alla caduta del nemico: la Germania nazista.

Il videogioco ha ricevuto un enorme successo confermato dall'accoglienza del pubblico e dalle ottime valutazioni della critica.

FONTE





✉ CONTATTO: alberto.modena@live.it

Ticket Pavarotti & Friends 1998 con autografo di Tony Renis [076]

Tony Renis, pseudonimo di Elio Cesari (Milano, 13 maggio 1938), è un cantautore, attore e produttore discografico italiano.

Figlio del pittore Orfelio Cesari (anche paroliere con lo pseudonimo Orfelius) ha una sorella minore, Fernanda.

Dopo i primi esordi, ancora fanciullo, sul palcoscenico del teatro parrocchiale di San Lorenzo alle colonne, inizia la vera e propria attività nel mondo musicale a metà degli anni cinquanta, dapprima con il suo nome ed in seguito con lo pseudonimo Tony Renis: si esibisce nei locali notturni di Milano e in seguito nei teatri di avanspettacolo del circondario milanese in coppia con Adriano Celentano, suo amico di infanzia, nell'imitazione rispettivamente di Dean Martin e Jerry Lewis. Sempre durante questi anni trascorre le stagioni estive all'Elba, isola che reputa uno dei più bei posti al mondo, esibendosi in imitazioni degli idoli dell'epoca, come Elvis Presley e suonando abitualmente all'Hotel Del Golfo di Procchio.

Nel 1958, ottenuto un contratto con la Combo Record, casa discografica di proprietà di Gorni Kramer, pubblica i suoi primi 45 giri, con cover di successi italiani e americani. Nel 1959, passato alla Voce del Padrone, esordisce come cantautore vincendo la Sei giorni della canzone, interpretando Tenerezza, brano che alcuni anni dopo verrà ripreso, con maggior successo commerciale, da Gianni Morandi.

Nel 1961 debutta al Festival di Sanremo con Pozzanghere (con un testo scritto da suo padre), ma non viene ammesso in finale.

L'anno successivo si ripresenta con Quando quando quando, canzone nata dalla collaborazione con Alberto Testa: la canzone non vince, ma fa il giro del mondo e viene reincisa in centinaia di versioni da interpreti di varie nazionalità.

L'enorme successo commerciale ed artistico di Quando quando quando risarcisce ampiamente Tony Renis dalla sconfitta di Sanremo, sconfitta da cui avrà comunque modo di rifarsi vincendo nel 1963 la gara televisiva di Canzonissima con Quando quando quando e il Festival con il brano Uno per tutte.

Nel 1964, nonostante Tony presti il servizio militare, partecipa ancora al Festival di Sanremo con la canzone: I sorrisi di sera in coppia con Frankie Avalon. Nello stesso anno partecipa al programma televisivo di varietà "Za-bum" e realizza il 45 giri Cara fatina/Lettera a Pinocchio per la CDI, lavorando con Quincy Jones come arrangiatore e Phil Ramone come tecnico del suono; il disco viene inciso in sette lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, tedesco, svedese e giapponese) e pubblicato in molte nazioni.

Il 1966 è l'anno di Nessun' altra che te e del nuovo contratto con la casa discografica RCA Italiana. Questi anni, dal 1966 al 1972, lo vedono protagonista nel jet set internazionale: Montecarlo, Saint Moritz, Parigi, Londra e Hollywood.

Il 1967 è l'anno di Quando dico che ti amo: la canzone, che arriverà seconda, al Festival di Sanremo, viene presentata dall'esordiente Annarita Spinaci in coppia con il gruppo Les Surfs. Di qui, grazie anche al rilancio da parte della sua nuova casa discografica, riparte una nuova serie di successi: dalla stessa Quando dico che ti amo che anche lui incide, a Non mi dire mai goodbye, presentata a Un disco per l'estate, da Frin frin frin a L'aereo parte, entrambe sigle televisive, da Il posto mio (Sanremo 1968, in coppia con Domenico Modugno) a Canzone blu (Sanremo 1970).

Tuttavia, il suo desiderio è quello di proporre a Mina, sua grande amica dai tempi degli esordi, un brano che da tempo custodisce nel cassetto, ma che è sicuro di poter trasformare in un successo internazionale se interpretato dalla voce giusta: il brano è Grande grande grande, e Mina ne farà uno dei più grandi successi della sua carriera. All'estero, con il titolo Never never never, verrà interpretato da Shirley Bassey e, dopo molti anni, ripreso anche da Céline Dion in duetto con Luciano Pavarotti, con il titolo I hate you then I love you.

Nel 1970 è il cameriere Leopoldo Brandmayer ne Al cavallino bianco per il Teatro Verdi (Trieste) con Aldo Fabrizi e Sandro Massimini nel Teatro Stabile Politeama Rossetti.

All'inizio degli anni settanta Tony si trasferisce negli USA, prima a New York e poi a Los Angeles, dove conosce tra gli altri Stevie Wonder, Quincy Jones, Frank Sinatra.

Nel 1978 la casa discografica Warner Bros. gli propone di cavalcare l'onda della disco music ed esce Disco Quando, reincisione con un nuovo arrangiamento del suo cavallo di battaglia Quando quando quando.

Nel frattempo, durante la sua permanenza negli Stati Uniti, si esibisce a Las Vegas come cantante, diventa produttore discografico e scrive colonne sonore, diventando uno degli italiani più famosi degli USA (verrà soprannominato "Mister Quando Quando Quando"). Frequenta Gregory Peck, Charlton Heston, Kirk Douglas e conosce personalmente Ronald Reagan e la moglie Nancy, scrive e produce canzoni per Diana Ross, Julio Iglesias, Lionel Richie e lancia Nikka Costa, la bambina-prodigio figlia del celebre direttore d'orchestra Don Costa, riuscendo a portarla al numero uno delle classifiche italiane e internazionali.

Nel 1992 sposa Elettra Morini, Prima Ballerina Etoile del Teatro alla Scala, con matrimonio celebrato a Milano.

Nel febbraio 1999 vince il Golden Globe e ottiene una candidatura all'Oscar con The Prayer dal cartone animato Quest for Camelot (La spada magica) cantata da Céline Dion e Andrea Bocelli.

Nel 2000 in occasione del 50º Anniversario del Festival della Canzone Italiana gli viene conferito il Premio Speciale alla Carriera - San Remo 2000, tributo per il suo grandissimo impegno nel far conoscere la musica italiana nel mondo.

Nello stesso anno è Mercurio in Adriana Lecouvreur (opera) con Fiorenza Cedolins diretto da Daniel Oren e la regia di Mauro Bolognini al Teatro Verdi di Trieste.

Il 2001 è l'anno della miniserie televisiva Cuore prodotta da Canale 5 per la quale scrive, con Massimo Guantini, la canzone dei titoli di coda Se la gente usasse Il cuore con la quale nel 2002 riceve il premio Telegatto.

Il 2002 è l'anno dei riconoscimenti internazionali: il Ministero per gli Affari Esteri nomina infatti Tony Renis Ambasciatore della Canzone Italiana nel Mondo, ennesimo riconoscimento al talento e al lavoro svolto come rappresentante della musica italiana all'estero.

Dopo quel riconoscimento l'“Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali” lo insignisce del titolo di Accademico della Musica Italiana e l'Accademia Pontificia Tiberina lo nomina Accademico tiberino.

Nel 2004 la RAI (Radio Televisione Italiana) lo nomina direttore artistico della 54º edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo.

Terminata l'esperienza sanremese, Tony torna alla composizione e realizza il tema della pellicola Christmas in Love, componendo la canzone Merry Christmas in Love, premiata nel 2005 con il David di Donatello (Oscar italiano), la Grolla d'oro, il premio Saint-Vincent per il cinema e il Globo d'Oro, il premio cinematografico della stampa estera in Italia.

Dopo aver ricevuto sempre nel 2005 il Premio alla carriera Federico Fellini al Festival del Cinema di Roma, Tony torna negli USA. L'Hollywood Foreign Press Association gli riconosce una candidatura al Globo d'oro nella categoria miglior canzone originale, per il brano Merry Christmas in Love.

Nel 2006 Tony è di nuovo protagonista della scena della musica mondiale. A febbraio realizza finalmente il progetto che inseguiva da molti anni: Amore, realizzato e coprodotto con David Foster e Humberto Gatica e interpretato da Andrea Bocelli. Amore diventa in breve tempo un grande successo internazionale in cui spiccano le partecipazioni di Stevie Wonder e Christina Aguilera, rese possibili dalla determinazione di Renis stesso.

L'oramai costante presenza di Tony a fianco di Andrea Bocelli si esalta l'anno successivo. È il 2007 e, sempre con David Foster e Humberto Gatica, produce 5 brani del cd The Best of (VIVERE). Nell'estate dello stesso anno, nella splendida cornice del Teatro del Silenzio di Laiatico, il trio Foster – Gatica – Renis produce il DVD di quello che forse viene considerato il più bel concerto di Andrea Bocelli.

FONTE




✉ CONTATTO: alberto.modena@live.it

domenica 26 gennaio 2014

The Sims "Superstar" - Videogames PC [075]

The Sims è una serie di videogiochi di simulazione ideati da Will Wright, sviluppati da Maxis e distribuiti da Electronic Arts, facenti parte della più vasta gamma Sim (tra cui SimCity). Si tratta di simulatori (da cui il nome "Sim") di vita, piccoli personaggi completi di tratti fisici e caratteriali diversi tra loro, che nascono, vivono, si riproducono e muoiono, sviluppando interazioni in diversi aspetti quali il lavoro, la vita amorosa, la vita sociale, le conoscenze, etc. Abitano delle case (da costruire e arredare), hanno un lavoro, guadagnano simoleon (la loro moneta, il cui simbolo è §) e vivono esistenze che ricordano quelle delle persone vere.

Il primo capitolo della serie è uscito nel 2000, e ciascun titolo è di solito seguito da relative espansioni che aggiungono nuove caratteristiche e possibilità di gioco. Con la pubblicazione di un ogni nuovo capitolo della saga le possibilità di combinazione genetica, costruzione e tratti caratteriali si espandono, arricchendo l'esperienza di gioco. La serie, nel suo complesso, ha venduto più di 100 milioni di copie, generando entrate per più di 1,6 miliardi di dollari e diventando la serie di videogiochi più di successo della storia dei personal computer.

Oltre agli expansion pack, è possibile arricchire il gioco con nuovi oggetti, capigliature, make up, barbe e basette personalizzati, oltre che mod creati sia dai giocatori che dalla EA/Maxis stessa, e distribuiti sia gratuitamente o a pagamento (spesso via donazioni libere) in diversi siti.

FONTE






✉ CONTATTO: alberto.modena@live.it

Autografo Gerhard Berger su cartolina [074]

Gerhard Berger (Wörgl, 27 agosto 1959) è un ex pilota automobilistico austriaco, che ha corso in Formula 1, vincendo 10 Gran Premi.

Carriera in Formula 1
Stagioni: 1984-1997
Scuderie: ATS, Arrows, Benetton, Ferrari, McLaren
Miglior risultato finale: 3° (1988, 1994)
GP disputati: 210
GP vinti: 10
Podi: 48
Punti ottenuti: 385
Pole position: 12
Giri veloci: 21

Tuttavia dopo l'abbandono delle corse, tornò nell'ambiente prima come responsabile dei motori BMW, poi come co-proprietario alla neonata Scuderia Toro Rosso, che rileva la Minardi, detenendone il 50%. Con la stessa scuderia, riassapora il gusto della vittoria come costruttore, quando il giovanissimo Sebastian Vettel di soli 21 anni, ottiene il suo primo successo al Gran Premio di Monza 2008, proprio al volante del team italiano.

FONTE




✉ CONTATTO: alberto.modena@live.it

Gioco Gameboy POKEMON BLU [073]

Pokémon Rosso (ポケットモンスター 赤 Poketto Monsutā Aka?, Pocket Monster Rosso) e Pokémon Blu (ポケットモンスター 青 Poketto Monsutā Ao?, Pocket Monster Blu) sono i primi due videogiochi per Game Boy della serie di videogiochi Pokémon. Pur essendo due videogiochi indipendenti presentano la medesima storia. L'unica differenza riguarda le specie di Pokémon selvatiche presenti nei titoli. I due giochi possono essere giocati e completati indipendentemente, ma per collezionare tutti i Pokémon è indispensabile collegarsi ad un altro Game Boy in cui è stato avviato il gioco complementare e scambiare i Pokémon assenti.

Le due versioni sono state pubblicate in Europa da Nintendo nel 1999, introducendo la prima generazione di Pokémon, composta da 151 esemplari. Lo scopo finale del gioco è diventare il "migliore allenatore di tutti i tempi". Per far ciò è necessario diventare Campione della Lega Pokémon e catturare tutti i Pokémon per completare il Pokédex. Nel corso del gioco il protagonista deve quindi allenare i suoi Pokémon (potendone portare al massimo 6 per volta), catturando Pokémon selvatici e sfidando altri allenatori presenti nel corso dell'avventura. La versione Rossa è contraddistinta dalla presenza di Charizard in copertina, mentre nella versione Blu è raffigurato Blastoise.

In Giappone i Pokémon erano stati introdotti nel febbraio 1996 con Pokémon Rosso e Pokémon Verde (ポケットモンスター 緑 Poketto Monsutā Midori?, Pocket Monster Verde), quest'ultimo raffigurante in copertina il Pokémon Venusaur. In tali titoli sono inclusi gli stessi Pokémon presenti nelle versioni europee.[3] Tali videogiochi sono tuttavia basati sul titolo giapponese Pokémon Blu, originariamente distribuito nell'ottobre 1996 con la rivista CoroCoro Comic.[2][4] Il gioco, pubblicato nel 1999, presenta numerose migliorie grafiche, in particolare per quanto riguarda gli sprite dei Pokémon, e la correzione di alcuni bug presenti nelle versioni Rossa e Verde. Sono stati inoltre modificati alcuni Pokémon disponibili nel corso del gioco e variata la mappa della Grotta Ignota.

Nel 2004 la Nintendo ha pubblicato Pokémon Rosso Fuoco e Verde Foglia per Game Boy Advance. Entrambi i titoli sono i remake dei titoli per Game Boy distribuiti in Giappone. Nonostante la trama sia identica, i videogiochi presentano numerose novità. Oltre all'introduzione dei Pokémon della seconda e terza generazione, è presente il Settipelago. È inoltre possibile controllare un protagonista di sesso femminile.

FONTE


✉ CONTATTO: alberto.modena@live.it

Fiera Curiosa 2013 @ ModenaFiere

L'ultimo weekend di Novembre ed il primo di Dicembre 2013 CURIOSA in fiera, la mostra mercato sul fai da te, sull'artigianato e sul riutilizzo creativo, a ModenaFiere ha aperto le sue porte a numerosi visitatori.

Un successo la quarta edizione di Curiosa, 46000 visitatori hanno riempito i padiglioni della struttura che ha accolto la fiera.

Creatività, idee regalo, eno gastronomia. Tanti stands da tutta Italia hanno mostrato un'ottima eterogeneità di proposte per tutti i gusti e tutte le età; dal patchwork alle moltiplici iniziative artigiane, dai giocattoli alimentati da energia solare agli strumenti per motivare la scrittura creativa nei bambini, da oggetti del passato a riutilizzi interessanti degli stessi.

Non dimentichiamo la vasta gamma di prodotti eno gastronomici che hanno allietato le pause culinarie degli ospiti.

Credits: Lo staff.


Tutte le foto qui.


✉ CONTATTO: alberto.modena@live.it

sabato 25 gennaio 2014

Autografo Ivan Capelli su cartolina [072]

Ivan Franco Capelli (Milano, 24 maggio 1963) è un ex pilota automobilistico italiano, di Formula 1.

Discreto calciatore in gioventù, entrò nelle giovanili della Pro Sesto, ma a 15 anni, nel 1978, scelse la strada dell'automobilismo . Passò quindi alla Formula 3 italiana e dopo due anni, nel 1983, vinse il titolo con record di vittorie stagionali (9 su 13 gare). L'anno seguente Capelli passò, con il team Coloni, nel Campionato europeo di Formula 3, che vinse al primo tentativo, aggiudicandosi 4 gare e vincendo anche il prestigioso Gran Premio di Monaco di Formula 3. Nel 1985 il pilota passò alla Formula 3000, alla guida di una March del team Genoa Racing. Nella suo primo anno vinse in Austria, e concluse il campionato al settimo posto.

FORMULA 1
1985: Tyrrell
1986: AGS
1987-1991: March
1992: Ferrari
1993: Jordan

Dopo la Formula 1
Dal 1998 commenta i Gran Premi di Formula 1 per Rai 2 e per Rai 1 con Gianfranco Mazzoni.
Capelli è anche Amministratore Unico di Motivegeeks Labs, società operante nel mercato ITS per Identificazione, Tracciamento e Sicurezza di persone, veicoli e merci.
Inoltre ha doppiato Darrell Cartrip in Cars - Motori ruggenti e in Cars 2 affiancato da Gianfranco Mazzoni e Giancarlo Bruno.

FONTE



✉ CONTATTO: alberto.modena@live.it

CD "Golden Greats" - Frank Sinatra [071]

Francis Albert Sinatra (Hoboken, 12 dicembre 1915 – West Hollywood, 14 maggio 1998) è stato un cantante, attore e conduttore televisivo statunitense di origine italiana.

Noto in Italia soprattutto come The Voice, in America e nel resto mondo era conosciuto anche con i soprannomi di Ol' Blue Eyes, Frankie, Swoonatra (derivato dal verbo swoon, "svenire", e riferito all'effetto che produceva sulle sue ammiratrici) e molti altri. Fu un personaggio importante e carismatico dell'intrattenimento americano e mondiale, ed entrò nella leggenda per l'eterna giovinezza delle sue canzoni, oltre che della sua voce, riuscendo ad imporsi nel panorama musicale mondiale dal primo dopoguerra fino ai giorni nostri, grazie ad una intensa attività durata ben 63 anni, dal 1932 al 1995, anno in cui tenne il suo ultimo concerto dal vivo.

Con 150 milioni di dischi venduti è considerato uno dei più prolifici artisti musicali, insieme a Chuck Berry, The Beatles, i Rolling Stones, Elvis Presley, Tom Jones, Madonna, Michael Jackson, i Queen e gli U2. Nella sua lunghissima carriera, che ha coperto ben sette decenni, si è aggiudicato due premi Oscar (più un Premio umanitario Jean Hersholt), due Golden Globes, ventuno Grammy Awards, un Emmy Award, il Cecile B. DeMille Award, un Peabody, il Kennedy Center Honors nel 1983.

Nel 1985 ricevette la Presidential Medal of freedom (Medaglia presidenziale della libertà) e nel 1997 gli Stati Uniti lo onorarono con la Congressional Gold Medal (Medaglia d'oro del Congresso). Oltre 2200 brani e più di 60 album di canzoni inedite pubblicati (esclusi i postumi e le raccolte), ne fanno uno dei cantanti con la maggior produzione musicale della storia.

FONTE




✉ CONTATTO: alberto.modena@live.it

Libro "Le chiavi di Nostradamus" - Ottavio Cesare Ramotti [070]

Nostradamus, al secolo Michel de Nostredame o Miquèl de Nostradama in occitano (Saint-Rémy-de-Provence, 14 o 21 dicembre 1503[1] – Salon-de-Provence, 2 luglio 1566), è stato un astrologo, scrittore, farmacista e speziale francese.

È considerato da molti, assieme a san Malachia, come uno tra i più famosi ed importanti scrittori di profezie della storia.

È famoso principalmente per il suo libro Le Profezie, che consiste di quartine in rima, raccolte in gruppi di 100, nel libro Centuries et prophéties (1555).

I sostenitori dell'attendibilità di queste profezie attribuiscono a Nostradamus la capacità di aver predetto un incredibile numero di eventi nella storia del mondo tra cui la rivoluzione francese, la bomba atomica, l'ascesa al potere di Adolf Hitler, e gli attentati dell'11 settembre 2001. Nessuno tuttavia ha mai dimostrato di poter ricavare dalle quartine di Nostradamus dati attendibili per la previsione del futuro.

Si rileva infatti che queste predizioni altro non sono che esempi di chiaroveggenza retroattiva. In altri termini, le quartine sono scritte in un modo così ambiguo che chiunque, a posteriori, può leggere in esse ciò che meglio crede.

«Nostradamus non ha mai veramente previsto alcun evento futuro. Infatti le uniche tre volte in cui ha indicato una data precisa per le sue profezie si è clamorosamente sbagliato: in una prevedeva nel 1792 il culminare di una lunga e selvaggia persecuzione religiosa che non c'è mai stata, in un'altra la totale distruzione della specie umana per il 1732 e nella terza la fine del mondo per il 1999».

Nel libro sono incluse le profezie sulla fine del ventunesimo secolo.

FONTE



✉ CONTATTO: alberto.modena@live.it

City Life - Videogioco PC [069]

City Life è un videogioco sviluppato dalla Monte Cristo e distribuito dalla Aspyr. È un videogioco di strategia in tempo reale che consente al giocatore di creare una città moderna. Si presenta come un'alternativa a SimCity, introducendo caratteristiche come la grafica in 3D (non presente in SimCity 4, nonostante fosse molto attesa dagli utenti). È infatti il primo videogioco di costruzione di edifici moderni che permette al giocatore di lavorare nel pieno ambiente tridimensionale e di osservare in prima persona i risultati sociali del suo lavoro, consentendogli di zoomare e vedere ogni particolare dell'ambiente.

Inoltre, semplifica gli aspetti più propriamente gestionali ed economici di SimCity, dedicando invece spazio alla vita cittadina (da questo il nome) compresi i rapporti tra i vari ceti urbani (divisi in Operai, Facoltosi, Intellettuali, Elite, Liberali e Stipendiati, poco propensi a mischiarsi fra loro: se entrano in contrasto si prefigurano segni di guerra civile) e i problemi di ordine pubblico.

Fu probabilmente l'uscita di questo gioco a spingere la Electronic Arts, l'anno successivo (2007), a pubblicare SimCity Societies, che introduceva il 3D e molte delle funzionalità osservate in City Life, a costo di abbandonare molte delle caratteristiche tradizionali della serie SimCity della Maxis.

FONTE




✉ CONTATTO: alberto.modena@live.it

Annuario FERRARI 1979 [068]

La stagione 1979 del Campionato mondiale FIA di Formula 1 è stata, nella storia della categoria, la 30ª ad assegnare il Campionato Piloti e la 22ª ad assegnare il Campionato Costruttori.

È iniziata il 21 gennaio e terminata il 7 ottobre, dopo 15 gare, una in meno della stagione precedente.

Il titolo dei piloti è andato per la prima volta a Jody Scheckter e il titolo costruttori per la sesta volta alla Ferrari.

FONTE



✉ CONTATTO: alberto.modena@live.it

giovedì 23 gennaio 2014

Saturday Night Fever - La colonna sonora originale del film LP [067]

Saturday Night Fever: The Original Movie Sound Track (in Italiano "Colonna sonora originale del film La Febbre Del Sabato Sera") è l'album musicale contenente la colonna sonora del film La febbre del sabato sera con John Travolta.

Il disco uscì il 10 dicembre 1977, per lanciare il film, che uscì sei giorni dopo. Salì immediatamente al primo posto della classifica USA Billboard 200 per 24 settimane consecutive risultando il disco più venduto dell'anno.

Nel resto del mondo è arrivato al primo posto risultando il più venduto dell'anno in Australia, Austria, Canada (disco di diamante), Italia, Regno Unito (disco di platino) e Germania (sei dischi d'oro). Altri primi posti sono stati raggiunti in Olanda, Francia (disco d'oro), Giappone, Nuova Zelanda, Norvegia e Svezia ed un disco di platino a Hong Kong.

L'album è spesso accreditato interamente ai Bee Gees, che di fatto sono autori e interpreti dei brani più significativi dell'album, ma in realtà si tratta di una compilation di diversi artisti.

L'album vinse nel 1979 il Grammy Award all'album dell'anno ed il Grammy Award for Best Pop Performance by a Duo or Group with Vocals e negli Stati Uniti raggiunse l'incredibile riconoscimento di ben quindici dischi di platino.

Il successo venne conseguito in tutto il mondo, dove ancora oggi, dopo quasi quarant'anni, il disco rimane il 4° più venduto di tutti i tempi, con oltre 41 milioni di copie vendute.
I brani Calypso Breakdown e Jive Talkin, presenti nell'album, non furono inseriti nel film.

Nel 2004 l'album vinse il Grammy Hall of Fame Award. Il brano A Fifth of Beethoven raggiunse la prima posizione nella Billboard Hot 100 (disco d'oro) ed in Canada (disco di platino), la sesta in Norvegia, la settima in Nuova Zelanda e l'ottava in Svizzera.

Il singolo If I Can't Have You ha raggiunto il primo posto nella Billboard Hot 100, in Canada ed in Australia, il quinto in Francia ed il sesto in Nuova Zelanda.

Tracce

Stayin' Alive, Bee Gees - 4:45
How Deep Is Your Love, Bee Gees - 4:05
Night Fever, Bee Gees - 3:33
More Than a Woman, Bee Gees - 3:17
If I Can't Have You, Yvonne Elliman con Paulinho Da Costa e
Freddie Perren - 3:00[1]
A Fifth of Beethoven, Walter Murphy - 3:03
More Than a Woman, Tavares con Paulinho Da Costa - 3:17
Manhattan Skyline, David Shire con Abraham Laboriel e Lee
Ritenour - 4:44
Calypso Breakdown, Ralph MacDonald - 7:50
Night on Disco Mountain, David Shire con Mike Baird e Lee
Ritenour - 5:12
Open Sesame, Kool & the Gang - 4:01
Jive Talkin', Bee Gees - 3:43
You Should Be Dancing, Bee Gees - 4:14
Boogie Shoes, KC & the Sunshine Band - 2:17
Salsation, David Shire con Lee Ritenour - 3:50
K-Jee, MFSB - 4:13
Disco Inferno, The Trammps - 10:51

FONTE





✉ CONTATTO: alberto.modena@live.it

Autografo prestampato su Cartolina - Michele Alboreto e René Arnoux [066]

Michele Alboreto (Milano, 23 dicembre 1956 – Klettwitz, 25 aprile 2001) è stato un pilota automobilistico italiano.

Campione europeo di Formula 3 nel 1980, trascorse buona parte della propria carriera in Formula 1, categoria in cui vinse cinque Gran Premi e di cui sfiorò la vittoria del titolo mondiale nel 1985. Spesso paragonato ad Alberto Ascari, fu l'ultimo italiano a vincere una gara alla guida di una Ferrari.

Pilota grintoso e abile nel fornire precise indicazioni ai suoi ingegneri, nel corso della sua carriera ha gareggiato per diversi team, tra cui Tyrrell, Ferrari, Arrows, Lola e Minardi.

Oltre che alla Formula 1, Alboreto si è dedicato anche alle competizioni con vetture a ruote coperte, aggiudicandosi, tra le altre, la 24 Ore di Le Mans del 1997 e la 12 Ore di Sebring del 2001. Proprio lo stesso anno, durante una sessione di prove private, perse la vita sul circuito di Lausitzring.

René Alexandre Arnoux (Grenoble, 4 luglio 1948) è un pilota automobilistico francese. Attivo dalla metà degli anni settanta fino a tutti gli ottanta, ha corso sia in Formula 2, categoria nella quale ha vinto il titolo nel 1977, che in Formula 1, dove ha gareggiato per scuderie di primo piano quali Renault e Ferrari. Nella massima serie automobilistica ha disputato 164 Gran Premi vincendone 7, con 18 pole position e 22 arrivi a podio.

Pilota combattivo e corretto, era noto per il suo parlare franco. Ritenuto come uno dei più veloci di tutto il Circus, secondo molti non riuscì mai ad esprimere appieno il suo potenziale, ma è tuttora ricordato come una delle figure più famose della Formula 1 di quegli anni.

FONTE
FONTE




✉ CONTATTO: alberto.modena@live.it

Autografo Francesco Moser [065]

Francesco Moser (Giovo, 19 giugno 1951) è un ex ciclista su strada e pistard italiano.

Professionista dal 1973 al 1988, vinse un Giro d'Italia, tre Parigi-Roubaix, due Giri di Lombardia e una Milano-Sanremo, oltre ad un campionato del mondo su strada e ad uno su pista.

Con 273 vittorie su strada da professionista precede Giuseppe Saronni (193) e Mario Cipollini (189) e risulta a tutt'oggi il ciclista italiano con il maggior numero di successi all'attivo. È inoltre terzo assoluto a livello mondiale, alle spalle di Eddy Merckx (426) e Rik Van Looy (379), ma davanti a Rik Van Steenbergen (270) e Roger De Vlaeminck (255).

Per la capacità di gestire il gruppo durante la corsa era soprannominato "lo Sceriffo".

L'autografo è stato fatto da Moser nel Gennaio 2014 su questa immagine del 1979.

FONTE


✉ CONTATTO: alberto.modena@live.it